Il futuro è nelle mani del denim e della sostenibilità
Pharrell Williams è lanciatissimo.
Produttore e musicista di successo già da tempo ha dimostrato il suo interesse per la moda e i luxury good, basti pensare al profumo con Comme des Garçons, all’apparizione nel video Reincarnation di Karl Lagerfeld per la collezione Métiers d’Art di Chanel, la collaborazione con Adidas e G-Star Raw.
E proprio sul brand di jeanswear ha deciso di puntare Pharrell Williams che di G-Star Raw è diventato ora co-owner.
Come abbiamo visto in occasione di Pitti Uomo 86 ormai quasi 2 anni fa, Pharrell Williams ha già da tempo iniziato la sua collaborazione con il marchio e precisamente attraverso Bionic Yarn, azienda di sua proprietà, per promuovere il progetto Parley for the Oceans che trasforma in denim la plastica riciclata dal mare. Con l’ingresso di Pharrell in azienda come co-owner, la sostenibilità per G-Star rimarrà il focus principale per il futuro dell’azienda.
Il cantante si occuperà, da subito, della creatività di G-Star sotto tutti gli aspetti curando la collezione, le campagne pubblicitarie e le strategie di business.
Dall’inizio della loro collaborazione G-Star e Pharrell Williams condividono un’estetica raw, autentica, innovativa, che si identifica con la ricerca continua dell’inaspettato.
“G-Star è un’azienda dotata di autonomia di pensiero e volontà di guardare avanti – ha commentato Pharrell Williams. – Sono convinto che sarà il marchio di jeans definitivo per il XXI secolo. Non vedo l’ora di condividere di questa mission e di contribuire a plasmare il futuro di G-Star”.
“Collaborando con Pharrell Williams intendiamo continuare a innovare, consentendogli di spingersi ai limiti della sperimentazione sotto tutti gli aspetti della nostra attività, dalla creazione di nuove idee di prodotto a nuove vision sulla sostenibilità per creare esperienze inedite del marchio – ha sottolineato poi Techla Schaeffer, CMO G-Star RAW. – Siamo davvero entusiasti di accogliere Pharrell nella mission di G-Star per re-immaginare insieme il futuro del denim”.
