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Moncler, il bilancio chiude il caso Report

Ricavi in crescita del 18% nei primi 9 mesi del 2014
Moncler è in questi giorni sotto l’occhio del ciclone per il servizio “Siamo tutti oche” di Report, che ha scatenato un vero e proprio dibattito attorno alla provenienza delle materie prime utilizzate dalla nota Maison per confezionare i propri piumini di lusso.

In occasione del Milano Fashion Global Summit di ieri, il numero uno di Prada, Patrizio Bertelli, ha voluto schierarsi dalla parte di Remo Ruffini: “è naturale che in un mondo globalizzato una impresa cerchi risorse produttive con costi più contenuti, per esempio in Ucraina o in Slovenia. Questo non vuol dire che noi dobbiamo fare i carabinieri sui produttori ai quali ci affidiamo”.

Le polemiche sono comunque a zero di fronte agli ottimi risultati di bilancio messi in bacheca da Moncler nei primi 9 mesi del 2014: i ricavi hanno registrato un incremento del 18%, a tassi di cambio costanti, attestandosi a 449,3 milioni di euro.

Moncler ha registrato al 30 settembre 2014 una performance di crescita a doppia cifra in tutti i mercati internazionali in cui opera. In particolare, nelle Americhe la società ha realizzato una crescita del 36% a tassi di cambio costanti, trainata sia dal canale retail sia da quello wholesale, ed in accelerazione rispetto ai primi 6 mesi dell’esercizio 2014. In Asia il fatturato Moncler è cresciuto del 35% a tassi di cambio costanti, grazie alle importanti performance conseguite nel mercato Cinese, Giapponese e Coreano. Il fatturato dei Paesi dell’EMEA ha registrato una crescita a cambi costanti del 14% grazie alle buone performance, tra gli altri, di Germania, Francia e Regno Unito. L’Italia nei primi 9 mesi ha registrato una performance di poco inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1%), sostanzialmente per effetto della strategia selettiva del canale wholesale.

Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler, ha commentato: “sono estremamente soddisfatto dei risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2014. Nonostante uno scenario macroeconomico e geopolitico incerto, Moncler ha registrato vendite in aumento del 18% a tassi di cambio costanti e utili operativi lordi (EBITDA) in crescita del 19%.

Nel corso del periodo è proseguito lo sviluppo internazionale della nostra rete distributiva che alla fine di settembre conta 163 monobrand stores di cui 127 retail, previsti in ulteriore espansione per la fine dell’anno. Ma non solo, ci siamo, infatti, già assicurati circa 15 locations che saranno aperte nel 2015. Sono, inoltre, particolarmente orgoglioso oggi di annunciare che è stato siglato un MoU per portare, dal primo gennaio, sotto il nostro controllo anche il mercato coreano, raggiungendo così la gestione diretta di tutti i Paesi in cui Moncler opera.

Heritage, unicità, qualità e innovazione da sempre distinguono il brand Moncler in tutto il mondo. E’ grazie alla fiducia che i consumatori ripongono in noi che, insieme agli oltre 1300 dipendenti Moncler nel mondo, di cui circa la metà basati in Italia, continuiamo oggi con grande energia e passione a lavorare per supportare la crescita di lungo periodo del nostro brand”.

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