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Mode à Paris PE 2015, giorno quattro

Mode à Paris PE 2015, giorno quattro

Il meglio visto in passerella

Mentre sono in corso le sfilate della settima giornata di Mode à Paris, e Parigi è invasa da Jaguar impreziosite dall’iconica livrea Superhero by Stella McCartney, eccoci fare un passo indietro e curiosare tra le passerelle che hanno animato il weekend della kermesse.

Iniziamo da venerdì 26 settembre, quarto giorno della settimana della moda parigina dedicate alle anticipazioni della moda donna per la primavera estate 2015.

All’esordio come direttore creativo di Loewe, Jonathan Anderson, anima del brand J.W. Anderson, convince e anzi supera le aspettative.
In passerella sale una nuova idea di lusso, materico e legato alla natura. La pelle, materiale d’elezione della casa di moda spagnola, lavorata ma anche la materia grezza, via libera a strappi e lembi fluttuanti. Non mancano tessuti come la juta o inserti in corda e poi ancora stampe foulard d’archivio il tutto pensato per rendere omaggio alla maison e ai suoi saperi, come l’artigianalità, che Anderson sembra conoscere alla perfezione.

Come abbiamo visto su diverse passerelle, da Oscar de la Renta a Cristiano Burani, le stampe check sono tra i must della prossima primavera estate 2015. Issey Miyake ce le propone con una versione decisamente oversize della stampa Vichy, tra geometrie e zig zag in rilievo.
Accanto al total white il designer giapponese propone capi dalle tonalità più intense tra cui spicca un cappotto verde giada.
I capi sono intriganti e mai scontati tra intrecci e tridimensionalità. Importante dunque il lavoro sulla resa dei tessuti al quale si aggiunge la innata passione per i dettagli originali, come in questo caso cappelli over ton sur ton con i look.

Dior secondo Raf Simons. Per presentare la collezione primavera estate 2015 di una delle maison più iconiche del fashion system internazionale si parte dalla location, d’impatto. Simons guarda al passato e porta in scena i capi della prossima stagione in un cubo di specchio che riflette il Louvre costruito nel Cortile Quadrato, il più antico del famoso palazzo, cuore della Francia.
Moderna e avveniristica, la moda di  Raf Simons cerca ispirazione molto indietro nel tempo facendo dei riferimenti all’antichità molto espliciti forse proprio per liberarsi della figura di Monsieur Dior e promettendo così alla maison un futuro senza complessi.
Lo spirito contemporaneo dello streetwear si fonde con citazioni al 18esimo secolo e così fiorellini, gonne rigonfie e giacche a marsina si alternano a pantaloni da skater, gonne a paniere e tute da astronauta.
Gli accessori sono vezzi eccentrici per fashion victim, e così gli orecchini, dai riflessi preziosi, si portano sempre spaiati e le scarpe a punta si indossano con calzini o calzettoni calanti sul polpaccio.

Cool e molto parigina la donna a cui si ispira Isabel Marant per la prossima primavera estate 2015.
In passerella salgono abiti cortissimi e stretti in vita, plissé, gonnelline hawaiane, frange sui top passando per chimoni da judoka e sandali da gladiatore; una collezione più vacanziera che urbana ma comunque versatile e decisamente boho chic.
A fare la differenza infatti sono piccoli ma efficaci tocchi etnici che danno agli outfit un allure sexy.

Se durante la sesta giornata di New York Fashion Week era andata in scena la collezione MM6 Maison Martin Margiela, ecco che venerdì scorso a Parigi Maison Martin Margiela ha portato in passerella la sua main line riconfermando la sua passione per una moda sperimentale e provocatoria.
Gli outfit sono un mix and match di stampe, forme e tessuti. Il “fashion a tutti i costi” viene sostituito da contrasti e reinterpretazioni insolite il tutto all’insegna della sartorialità. Sovrapposizioni, giochi di patch-work, uso sapiente del voile trasparente e dei contrasti di texture per un risultato sorprendentemente armonico.

Durante la quarta giornata di Mode à Paris dedicata alle anticipazioni della moda donna per la primavera estate 2015, sono saliti in passerella anche: Chalayan, Julien David, Undercover, Andrew Gn, A.F. Vandevorst, Yohji Yamamoto, Zaid Affas, Talbot Runhof, Alexandre Vauthier, Irfé e Bouchra Jarrar.

Nella nostra gallery tutto il meglio di venerdì 26 settembre.

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