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Mode à Paris AI 2014-2015, giorno uno

Mode à Paris AI 2014-2015, giorno uno

Il meglio visto in passerella

Archiviati Pitti Uomo 85 e Milano Moda Uomo, ecco che ieri, 15 gennaio 2014, ha preso il via Mode à Paris.

Fino a domenica 19 gennaio, la kermesse parigina darà voce ad alcune delle più interessanti maison del mondo pronte a mostrare le anticipazioni della moda uomo per l’autunno inverno 2014-2015.

Abiti classici di sartoria incontrano la contemporaneità metropolitana. Siamo sulla passerella di 22/4 Hommes dove Stephanie Hahn reinterpreta l’abbigliamento maschile con incursioni street-friendly.
Giacche tecniche, cappotti composti, pantaloni fit e così via. Non manca l’uso dell’eco-pelliccia mentre la palette punta tutto sul color-blocking, senza esagerare.

Debutto in passerella per la prima collezione firmata da Glenn Martens per Y/Project. Meno gotica la collezione autunno inverno 2014-2015 non rinuncia ai canoni estetici della maison interpretati però in maniera più nitida.
I pantaloni in pelle sono morbidi, quasi larghi, le giacche su misura e le camicie in camoscio.
Dal guardaroba femminile vengono prese in prestito: gonne lunghe in seta e pantaloni con spacco laterale.

Da Carven, Guillaume Henry si lascia ispirare dalle foto segnaletiche di alcuni teppisti americani del 20esimo secolo. Belli e dannati rompono gli schemi grazie a look super cool che si allontanano dall’estetica francese per eccellenza lasciando spazio a tatuaggi, graffiti e uno stile decisamente più grunge.
Come si concretizza questo mood? Attraverso parka in feltro, cappotti in lana double, giacca biker boxy in tweed e pelle. E poi ancora sovrapposizioni, camicie senza coll, giacche di jeans e così via.

Un’esplosione di colore sulla passerella di Walter Van Beirendonck.
La collezione autunno inverno 2014-2015 del designer belga è un eclettico mix di tagli e texture. Accanto a pezzi sartoriali, giacche ben tagliate e camicie, leggings sportivi o shorts e pantaloni di vari materiali.
Non mancano gli iconici riferimenti fetish e accessori di rottura, come i copricapi piumati dove troneggiano frasi antirazziste.

Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli hanno portato sulla passerella di Valentino una collezione che come sempre strizza l’occhio al mondo couture.
La maison dell’eleganza senza eguali firma capi lineari e puri senza per questo rinunciare a dettagli che emozionano. Il risultato sono outfit pensati per uomini amanti del lusso senza ostentazioni, che seducono, senza fatica.
I cappotti si allacciano come vestaglie, viene sdoganata la tuta, in una rivisitazione da sera, le t-shirt sono di cashmere e via libera a tessuti tweed e spigati, geometrie di colore e l’iconico camouflage intagliato a rilievo.
Il mood per il prossimo inverno secondo Valentino è rilassato. Con un abito bello addosso, d’altra parte, come si fa a non esserlo?

Super dandy l’uomo del prossimo inverno firmato Haider Ackermann.
Dal piglio aristocratico indossa capi romantici resi freschi da dettagli selvaggi.
Le linee sono morbide. Cappotti di lana over, cardigan rigati, gilet drappeggiati e maglioni di lana grossa. I pantaloni seguono il movimento e sono ora in cuoio ora in broccato.
I materiali sono pregiati e scelti con grandissima cura e perizia così come la palette che gioca sui toni del celeste sfumato, prugna, grigi e marroni, talvolta mescolati per creare un effetto 3D. Immancabile il dettaglio di stile che in questo caso sono sciarpe voluminose e lunghissime e vistosi foulard.

Era attesissima, e a ragion veduta, la sfilata che segna il sodalizio tra Raf Simons e Sterling Ruby.
Quando due talenti diversi riescono a pensare e creare all’unisono il risultato è pura “gioia di vivere”.
Via libera dunque a colore, i capi diventano allegri grazie a pennellate non curanti di blu, di giallo, di rosso, passando per capispalla risa shocking e outfit viola.
Niente paura anche nelle giornate di pioggia quando si possono e si devono indossare scarponi arancioni.

In passerella anche Lucien Pellat-Finet, John Lawrence Sullivan, Julien David e Cédric Jacquemyn.

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