Giorgio Armani per la settimana della Moda Uomo di Milano torna in passerella in Via Borgonuovo 21, dove tutto ebbe inizio. Lo stilista Italiano mostra al mondo la sua nuova collezione per la primavera estate del 2022. Giorgio porta in scena l’eleganza e la semplicità complici di uno stile senza tempo.
Milano Moda Uomo Giorgio Armani
Giorgio Armani è riuscito a trarre il meglio da se stesso anche dopo una pandemia. «Personalmente ho imparato a godermi di più le cose e a lavorare giorno per giorno, senza programmare troppo in anticipo né stressandoci troppo. E devo ammettere che è stato molto salutare per me», ha scritto in un’e-mail prima del suo primo spettacolo con un pubblico da febbraio 2020. Quelle erano parole significative per un maniaco del controllo autodichiarato. Questa collezione non ha fatto eccezione.
La sfilata di Armani in Via Borgonuovo a Milano
Invece di tornare da dove aveva lasciato, il monolitico HQ Teatro con 800 posti a sedere, questa volta ha invitato solo 80 persone dove tutto ha avuto inizio: la sua casa (ed ex sede) in Via Borgonuovo 21. In questo luogo hanno avuto luogo alcuni dei suoi spettacoli più leggendari. Sai che era importante per lui perché aveva sopportato che i costruttori di set e le prove del suono si intromettessero nel suo idillio domestico per due settimane prima della sfilata.
Nel giardino giapponese del cortile, a pochi passi dal murale di Silvio Pasotti di un Armani a torso nudo immortalato accanto ai suoi contemporanei del XX secolo (Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Liza Minelli), ha mostrato il guardaroba ideale per Giorgio. La sfilata di Armani per la settimana della Moda Uomo di Milano era sottile, flessibile, sofisticata e un po’ sexy. Presentando la collezione su un cast di modelli che sembrava più direzionale del solito, ha decostruito la sua silhouette formale e ha allentato le linee nette.
Milano Moda Uomo: stile senza tempo
La sensibilità era casuale senza sconfinare nel territorio del pigro. «L’atteggiamento generale è molto leggero, perché penso che tutti abbiamo imparato a essere informali e più rilassati nel modo di vestirci», ha spiegato Armani. Ha preso posizione contro l’abito convenzionale, offrendo alle nuove generazioni, oltre che alle vecchie, un codice di abbigliamento aggiornato secondo cui vivere: «Reimmaginato, quindi non è più composto da un blazer e un paio di pantaloni». Ora, Armani crede che un “abito” possa essere anche una camicia e un pantalone in tessuto coordinato, o una combinazione generazionale di blouson e pantaloni.
«In un certo senso, la pandemia ha dimostrato che la mia intuizione di uno stile senza tempo e senza sforzo è sempre stata preziosa. Ed è proprio questo che vorrei trasmettere con questa collezione: un’idea di comfort più in sintonia con i tempi che stiamo vivendo».
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