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Milano dice no alla mostra di Gianfranco Ferré

Milano dice no alla mostra di Gianfranco Ferré

Contestato l’addio all’Italia della Maison

La capitale della moda italiana dice no alla mostra su Gianfranco Ferré che avrebbe dovuto ospitare dopo l’estate.

“La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré”, in scena fino al 29 giugno 2014 nelle sale del Museo del Tessuto di Prato, non approderà nel capoluogo meneghino in occasione delle sfilate di settembre a causa delle scelte prese recentemente ai piani alti della Maison.

Il marchio Ferrè ha infatti deciso di disinvestire completamente in Italia, mantenendo solo le licenze già in essere.

La cessione della griffe, la chiusura della fabbrica bolognese e la messa in mobilità dei suoi dipendenti non sono state senza conseguenze.

Dopo l’uscita di scena dei due stilisti Stefano Citron e Federico Piaggi, la griffe milanese non ha partecipato all’edizione di febbraio di Milano Moda Donna, e ora è la Camera della Moda a bocciare la proposta del suo AD Jane Reeve di portare la mostra anche all’ombra della Madonnina.

Secondo Rita Airaghi, cugina e braccio destro dell’architetto-stilista scomparso nel 2007 e ora direttore della Fondazione dedicata a Gianfranco Ferré, il consiglio della Camera della Moda ha considerato non fosse il caso di fare questa mostra “visto che il marchio Ferré non è più italiano, in quanto è stato acquistato dal Paris Group di Dubai, un’azienda attualmente in difficoltà che ha mandato a casa tutti i dipendenti”.

“Ma è scandaloso che si confonda una mostra con le sorti economiche di un’azienda. Ferré è stato un grande maestro della moda non solo italiana. Per anni ha disegnato anche per Dior. E il suo genio creativo merita di essere ricordato da tutti”, conclude Rita Airaghi.

Ci sarà un ripensamento?

La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré