Intervista al giovane imprenditore titolare di Acetaia Malpighi la griffe dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Imprenditore di carattere, uomo di passione.
Luxgallery.it ha incontrato Massimo Malpighi titolare di Acetaia Malpighi produttore leader per quantità all’interno del Consorzio Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
A diciannove anni, Massimo decide di valorizzare una tradizione familiare lunga cinque generazioni trasformando un hobby in una realtà industriale all’avanguardia.
Oggi, diffonde la cultura del gusto Made in Italy nel mondo conquistando con il suo prodotto luoghi gastronomici di culto e palati raffinati.
La sua sfida è stata quella di riuscire a trasformare un hobby in un vero e proprio business consapevole delle responsabilità da portare avanti, ma allo stesso tempo supportato da quella passione che rende la quotidianità accattivante.
La sua mission è quella di far conoscere al mondo l’“Oro Nero” che si può produrre solo a Modena attraverso una filosofia imprenditoriale innovativa e basata sull’applicazione dei criteri più severi di qualità sul prodotto, nel rispetto assoluto della tradizione, associata all’attenzione alla modernità per soddisfare le esigenze di un consumatore contemporaneo e non convenzionale.
Il Balsamico lo fa impazzire sulle crudità di pesce, sul parmigiano reggiano, sulle fragole e sul fois gras e descrive il suo prodotto come una sensazione unica e gratificante.
La sua azienda, invece, è un tuffo nel passato, un racconto romantico della natura e della tradizione. Un luogo incantevole dove scoprire i segreti del Balsamico Tradizionale avvolti da un ambiente affascinante.
Uno dei vostri intenti è quello di diffondere la cultura dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Nell’ottica di questa strategia che ruolo hanno le iniziative di co-branding e brand extention?
Fondamentale direi. Creare ospitalità per persone che arrivano da tutto il mondo è tutt’altro che semplice, necessita di professionalità specifiche d’alto livello e grande consapevolezza.
La nostra volontà è stata quella di creare un vero passional nei confronti del Balsamico e oggi posso dire che questa operazione si è dimostrata vincente in quanto consente di instaurare una cosa che credo sia unica per il successo del mio prodotto, che è quella di fare cultura.
Le visite guidate, completamente gratuite, sono tenute da persone che parlano diverse lingue le quali fanno visitare la tenuta, i vigneti, le botti di Acetaia che risalgono al 1.700 e raccontano i segreti della famiglia Malpighi coinvolgendo lo scorso anno circa 20.000 visitatori che in una realtà come Modena che non è generalmente inserita nelle mete turistiche è un risultato decisamente rilevante.
Come scegliete i vostri distributori?C’è un luogo dove non è ancora presente l’Aceto Malpighi ma dove spera di poterlo portare presto?
Siamo arrivati ai nostri distributori grazie a tanta tanta determinazione e sono loro oggi che vengono da noi perché vogliono il nostro marchio per la filosofia del lusso che trasmette.
La mia mission per i prossimi mesi è quella di cercare di portare l’Aceto Malpighi in quelle zone dove il nostro prodotto non è ancora conosciuto.
Quali sono attualmente i mercati con maggiore richiesta?
Senza ombra di dubbio il Giappone sia per l’uso del prodotto sia per la cultura e poi gli Stati Uniti, la Cina, Singapore, Taiwan e il Nord Europa, insomma per nostra fortuna il mercato sta crescendo in maniera molto proporzionale dandoci quindi il tempo di preparasi a far fronte alle nuove esigenze.
Cos’è per lei il senso del lusso?
Il senso del lusso per me è stare bene con se stessi. Quando stai bene con te stesso e riesci veramente a dimostrare che quello che fai è un essenza di lusso ecco che diventi una garanzia e una sicurezza per chi ti compra.
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