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Lo scouting nella moda: dove tutto ebbe inizio

Lo scouting nella moda: dove tutto ebbe inizio

Modelli per caso. Mentre camminano per strada, mentre escono dal liceo, mentre fanno shopping. In un istante cambia per sempre la loro vita. Un giorno incontrano la persona giusta nel momento giusto che gli spalanca le porte del mondo della moda. Pochi sono i fortunati baciati dal fashion industry. Basti pensare alla supermodella Natalia Vodianova scoperta mentre aiutava la madre e la sorella al mercato di frutta. Ebbene sì, da ” fruttivendola” a top model di fama internazionale.

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Natalia Vodianova

Sembra la storia di tante piccole Cenerentole e Cenerentoli ma questa è la magia del mondo della moda. Le storie che mi piace raccontare. Persone inconsapevoli di ciò che gli sarebbe successo. Senza famiglie potenti alle spalle o aiuti di altra natura. Ma com’è possibile tutto questo? Chi determina la realizzazione di una carriera dorata? Ebbene, esistono figure nel fashion system che agiscono nell’ombra. Sono coloro che aiutano la scelta di modelle e modelli provenienti da tutte le parti del mondo da proporre nelle varie agenzie: gli scouter. Lo scouting (dal verbo inglese to scout = ricercare) consiste nella costante ricerca di nuovi volti da proporre e lanciare sul mercato.

Scouting, un lavoro molto difficile

Un lavoro molto difficile, in quanto riconoscere un volto “di successo” tra tantissimi ragazzi e ragazze belli/e non è scontato. Serve molta esperienza e conoscenza dell’ambiente. Si tratta infatti di una delle attività più importanti, che può far crescere notevolmente il prestigio di un’agenzia fra i clienti e gli addetti ai lavori.
Gli scouter per trovare i nuovi potenziali “top model” viaggiano moltissimo, compiono visite periodiche soprattutto nei paesi dell’est, dove la maggior parte delle ragazze rispecchiano i canoni della modella per eccellenza. È una continua ricerca, che poi verrà valutata insieme al team di bookers al ritorno.

scouting

La moda è un lavoro di squadra, quasi mai del singolo e la decisione se una modella è idonea o meno per un’agenzia viene presa da tutti gli agenti. Ognuno di loro esprime il suo parere a riguardo. Lo scouter è come se venisse mandato “in missione” dall’agenzia in tutte le parti del mondo per “scovare” nuove meraviglie ed innalzare il suo prestigio. È un compito di assoluta fiducia con le “model agency”. È fondamentale un rapporto di cooperazione fra tutti i membri dell’agenzia. Devono fidarsi totalmente di ciò che riporta lo scouter, quale modella si sente di ” spingere” e quale no in base a quello che ha visto. È lui che è dotato di conoscenza e gusto per scegliere quale modello è più adatto per il mercato e per i clienti in quel momento.

Basta modelli minorenni! Le più famose case di moda si schierano: scopri chi aderisce

Oggi si fa “scouting” attraverso email, telefono e soprattutto social network. Un metodo molto più veloce per trovare volti interessanti da  “vedere” successivamente dal vivo. Milano è solita utilizzare modelle molto simili fra di loro: ragazze dell’est, bionde, occhi chiari, magre e con poco seno. Questa è una buona fetta di mercato della moda milanese. Ciò che cercano la maggior parte degli stilisti oggi. Uno degli scouter più importanti e professionali in Italia è sicuramente Vito Nicola Giordano, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Grande competenza e merito per una delle figure che ritengo fondamentali per chi vuole intraprendere la carriera di modello. Ha scoperto moltissimi “volti” che poi sono diventati colonne portanti nel mondo del fashion e dello spettacolo con enorme successo.

Grazie a Nicola, e più in generale alla figura professionale degli scouter, nascono queste bellissime storie, di ragazze/i fermate/i per strada con l’esclamazione: “Vuoi fare la modella/o?“. Un bravo scouter deve sempre fare ciò che è giusto per i modelli, soprattutto se minorenni. Valutare se hanno già raggiunto la maturità per viaggiare ed affrontare un lavoro difficile come quello del modeling. Altrimenti si rischia di bruciare le tappe prima del previsto. Per questo è importante scegliere bene e con responsabilità. Se esistono realtà da favola grazie allo ” scouting”,  esistono altre situazioni in cui, invece, i modelli da stelle del fashion industry tornano a vita privata, lontano dai riflettori.

Oppure, nel peggiore dei casi, esistono anche verità  “dalle stelle alla strada”.  Top model del passato costretti a fare lavori precari  per non rimanere appunto ” per strada”.
Che sia un inizio o una fine, la carriera di un modello è sempre stata caratterizzata da alti e bassi, da carriere lunghissime o da promesse incompiute. Non per tutti esiste l’omonima frase: ” e vissero per sempre felici e contenti”. Ma noi ci auguriamo di vedere sempre nuove stelle in ascesa. Perché “se puoi sognarlo puoi farlo”.