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L’Alta Gioielleria su Luxgallery

L’Alta Gioielleria su Luxgallery

Una nuova rubrica per il portale del lussoDa oggi Luxgallery.it si avvale di una nuova collaborazione che i introdurrà i lettori, nei prossimi mesi, nei segreti dell’Alta Gioielleria.
Manuela Venati, che scrive sotto pseudonimo, è una tra le massime autorità in termini di creazione e design di gioielli.
Già responsabile del settore creativo di diverse maison italiane, con i suoi articoli spiegherà nei dettagli le ragioni e la cultura che sottendono alla realizzazione di un esemplare da favola.

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Il termine Alta Gioielleria sta a indicare creazioni di pezzi unici di gioielleria, realizzati con una raffinata manifattura artigianale tesa a esaltare gemme di straordinaria bellezza, rarità e valore, per le quali il progetto viene appositamente studiato.

È essenziale analizzare il materiale di partenza, liberamente “sciolto”, per destinarlo al migliore utilizzo (centrale in un anello, spilla o collana),e valutare singolarmente i pregi da sottolineare con la montatura. Una bella pietra di colore, ad esempio, anche se estesa di dimensioni ma bassa di padiglione, può essere montata ad anello risultando ugualmente portabile.

Da queste considerazioni iniziali si comprende che il processo parte esclusivamente dalle gemme e non dal disegno ed è difficilmente riproducibile una seconda volta, in quanto è praticamente impossibile trovare due volte lo stesso materiale, dello stesso colore e con le medesime caratteristiche di brillantezza, taglio e specialmente caratura (in natura c’è un’infinita varietà di colori).
Per tale motivo, non stupitevi se, avendo acquistato una collana di gemme di colore dal gioielliere di fiducia e desiderando il bracciale o gli orecchini in parure, sarete costretti ad aspettare molto tempo.
Se si tratta, infatti, di una qualità rara, tali pietre saranno ritagliate dal grezzo direttamente, per essere “apparigliate” alle vostre (il termine “pariglia” viene dall’uso di avere i cavalli da traino per le carrozze a due a due, i più simili possibile).

La collaborazione tra il designer che ha concepito il pezzo e l’artigiano orafo che lo realizza è essenziale per ottenere un risultato ottimale: ogni piccolo dettaglio va sviscerato e seguito passo a passo.
Per giudicare una buona realizzazione tecnica basterà analizzare il retro dell’oggetto, l’ajour, in italiano “aggiorno”, che indica il disegno di finitura traforato e che riprende i motivi che l’oggetto propone sul davanti. Tanto più è delicato, preciso e armonioso, ben ripulito e definito, insomma un vero “gioiello”, quanto più è corretto affermare che è bello come lo è il davanti.

La leggerezza, il movimento, la sinuosità nell’indosso, la morbidezza degli snodi che non devono essere visibili, la vestibilità e gli accenti preziosi dei dettagli e della chiusura fanno la differenza.
Per definire un oggetto di Alta Gioielleria non basta il solo costo elevato. Un pezzo di cotanti natali dovrà essere corredato in vendita, pertanto, da un certificato che attesti le caratteristiche di colore, taglio, inclusioni e carature delle gemme superiori ai 2 ct.

In caso di acquisto, si consiglia di rivolgersi a gioiellerie di marchi internazionali di fiducia, che possano tutelare i clienti da eventuali truffe e raggiri e che li assistano, anche nel post vendita: gli oggetti di “marca” acquistano inoltre, valore nel tempo oltre a fungere da garanti per la qualità e per le stime assicurative.

Il mercato dell’Alta Gioielleria mondiale presenta un trend di crescita costante, grazie alle nuove potenze emergenti, Russia e Cina. Un andamento decisamente in contrasto con la crisi economica che negli altri settori sta evidenziandosi. L’Italia presenta un’ottima offerta di marchi riconosciuti in tutto il mondo quali Bvlgari, Scavia, Buccellati e Damiani, per citarne solo alcuni, ed è anche in questo campo, oltre che in quello della moda, che il lusso parla la nostra lingua.

Manuela Venati