In bilico il controllo del brandI forti dissidi interni alla famiglia Lacoste sembrano destinati a far finire al gruppo ginevrino Maus Freres il controllo del famoso brand di abbigliamento.
L’azienda svizzera, che già dispone del 35% del marchio del coccodrillo, ha infatti recentemente annunciato di avere raggiunto un accordo con il gruppo di azionisti guidato da Michel Lacoste, ex presidente ed erede del fondatore, per acquisire la loro quota del capitale aziendale, pari al 30,3%.
Maus avrebbe messo sul piatto una cifra tra i 300 e i 378 milioni di euro per assicurarsi il controllo di Lacoste, un prezzo di transazione che porta il valore della griffe a più di 1 miliardo di euro.
Prima che l’accordo possa dirsi concluso bisognerà però aspettare che gli altri azionisti di famiglia rinuncino al loro diritto di opzione, cosa che pare tutt’altro che scontata.
Tra questi anche la figlia di Michel, Sophie Lacoste-Dournel, che nello scorso mese di settembre aveva strappato al padre la carica di presidente e che detiene insieme ad altri familiari una quota del brand pari al 28,3%.
Alle soglie del suo ottantesimo compleanno, il destino della maison del celebre coccodrillo verde, nata nel 1933 dalla creatività del campione di tennis Jean René Lacoste, rimane incerto. Un autentico pezzo di storia e della moda francese, oggi presente in 110 Paesi e con un ricavato nel 2011 da 1,6 miliardi di dollari.