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La Cappella del Barolo, alla scoperta della chiesetta colorata nel cuore delle Langhe

La Cappella del Barolo, alla scoperta della chiesetta colorata nel cuore delle Langhe

Nel 1999 Sol Lewitt e David Tremlett hanno restaurato la Cappella del Barolo, una chiesetta colorata, che spicca proprio per l’aspetto particolare sul circostante paesaggio piemontese.

A vederla da lontano sembra un cubo di Rubik, il gioco inventato dal professore di architettura ungherese Ernő Rubik nel 1974. In realtà di quel rompicapo noto anche come “Cubo Magico”, questa struttura conserva soltanto il colore. In mezzo al paesaggio delle Langhe, su quelle colline spesso innevate, nella terra del vino Barolo, spicca una chiesetta, che presenta ciascuna facciata di un colore diverso: giallo, blu, verde, rosso, arancio. Tinte forti, che la fanno sembrare addirittura una casa costruita con i famosi mattoncini Lego, che piacciono tanto ai più piccoli. La chiesetta, conosciuta come la Cappella di SS. Madonna delle Grazie, sorge tra le bellezze collinari di Cuneo e Asti, quelle straordinarie campagne celebrate da scrittori come Cesare Pavese. Tra borghi, strade e vigneti, la cappella coloratissima, mai consacrata, sembra quasi sia stata messa da un bambino, così tanto per attirare l’attenzione dell’adulto, tanto per fargli notare il contrasto col paesaggio agreste, poco intaccato dalla modernità.

La Cappella di SS. Madonna delle Grazie è stata costruita nel 1914 come riparo per chi lavorava nei dintorni. Nel 1970 è stata acquistata dalla famiglia Ceretto, insieme ai 6 ettari del prestigioso vigneto vicino di Brunate. I piemontesi non l’hanno mai chiamata Cappella di SS. Madonna delle Grazie, per loro è semplicemente la Cappella del Barolo, soprattutto dopo il restauro a cui l’edificio è stato sottoposto. A lungo abbandonata, la chiesa era stata ridotta ad un rudere. A ridarle splendore nel 1999 due artisti: Sol LeWitt e David Tremlett. Quest’ultimo ha curato le decorazioni interne, LeWitt invece si è occupato dell’esterno. A lui si deve quell’effetto giocoso e colorato che ha colpito decine di turisti e che ha reso la Cappella del Barolo uno degli edifici più famosi al mondo e più visitati del Piemonte. 

 

Chi volesse recarsi sul posto per visitarla, anche solo per una foto o un selfie da pubblicare sui social, deve sapere che la chiesetta di proprietà della famiglia Cerreto fa parte del comune di La Morra, non molto distante da quello di Barolo.L’accesso alla Cappella del Barolo è libero, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00. Chi volesse avere maggiori informazioni può recarsi sul sito ufficiale di Cerreto.