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L’Osmothèque, i profumi e la storia

Il Museo parigino a Esxence 2012
Il profumo è arte ma purtroppo è una delle creazioni più effimere dell’ingegno umano.
Per conservare e catalogare fragranze che hanno fatto storia e riscoprire odori e passioni di un tempo a Parigi è nato lOsmothèque, il conservatorio internazionale dei profumi, con sede a Versailles. Il nome proviene dall’unione di due parole di lingua greca dove osmo indica “odore” mentre theque indica “conservazione“.

Un assaggio di quello che si può scoprire visitando il centro si avrà a Esxence 2012, grazie allo stand del museo e alle conferenze organizzate dalla struttura e tenute dagli “osmothécariEmmanuelle Giron e Bernard Bourgeois.

Ma scopriamo qualcosa di più su questo particolare centro adiacente alla ISIPCA, la prestigiosa scuola di profumeria di Versailles.

L’Osmothèque, organizzazione non profit francese nata grazie alla passione dei membri della Société Française des Parfumeurs, è stato inaugurato nel 1990 ed è il primo archivio di profumi nella storia: qui vengono preservate e catalogate preziose fragranze del passato e i profumi di oggi per farli conoscere ai visitatori, professionisti o appassionati, presenti e futuri.

Si tratta di più di 2.300 referenze di cui 400 non più in commercio protette in appositi locali, in assenza di luce diurna, a temperatura costante di 12°C e tenuti sotto Argon, gas neutro più pesante dell’aria, per proteggerli dal contatto con l’ossigeno.

Molti profumi hanno avuto una grande influenza sul mercato del loro tempo, ma sono poi passati di moda, hanno subito i fallimenti delle aziende produttrici o modifiche nelle formulazioni originali. Ecco fragranze che hanno fatto storia come Fougère Royale di Houbigant del 1884, Chypre di Coty del 1917, Eau de Lubin del 1798, l’Arpège di Lanvin del 1927, le creazioni che negli anni hanno reso famosa Guerlain, fino ai profumi di marchi moderni come Giorgio Armani, Serge Lutens, Cacharel.

Inoltre la struttura riproduce fedelmente i profumi antichi riportandoli a nuova vita e conservandone la formula.
Il museo ha ricreato, ad esempio, nel 2007 il profumo utilizzato da Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena. Sono state riprodotte anche le famose fragranze di Paul Poiret del 1911. Le formule sono rispettate nonostante le restrizioni della legislazione e il fatto che alcune materie prime impiegate un tempo siano oggi difficili da reperire.

Lo spazio accoglie, infine, conferenze e proiezioni di film sulla storia della profumeria e sulle tecniche impiegate.

Appuntamento a Esxence 2012!