Un mito da polsoPiù di 80 anni fa, nel 1931, Jaeger-LeCoultre presentava un orologio destinato a diventare non solo l’icona del brand, ma una vera e propria pietra miliare della haute horlogerie.
Stiamo parlando naturalmente di Reverso, segnatempo nato da un’esigenza puramente pratica e presto trasformatosi in status symbol nonchè in un singolare e prezioso mezzo espressivo.
L’esigenza pratica era quella che il commerciante svizzero di orologi César de Trey colse sui campi da polo dell’India coloniale britannica, quando al termine di una partita, un ufficiale inglese si lamentò di aver rotto l’ennesimo segnatempo mentre giocava.
Lo stesso ufficiale, incontrato de Trey qualche ora dopo durante un ricevimento, quasi lo sfidò a progettare un orologio abbastanza robusto da resistere a una partita di polo.
Appena rientrato in Europa, il commerciante svizzero volle dunque incontrare una sua conoscenza, Jacques-David LeCoultre, produttore di orologi di lusso, al quale roccontò la sua particolare esperienza.
LeCoultre girò successivamente la richiesta ai propri collaboratori parigini. Naque così l’idea di una cassa in grado di ruotare per proteggere il quadrante ed esporre agli urti solo il fondo in metallo.
Il 4 marzo 1931, l’ingegnere francese Alfred Chauvot depositò il brevetto, che riguardava un orologio “in grado di ruotare su se stesso scorrendo nel proprio supporto“, al quale venne dato il nome Reverso, “mi volto” in latino.
Nel novembre dello stesso anno, dopo aver acquistato i diritti dell’invenzione, César de Trey fondò con Jacques-David LeCoultre la società Spécialités Horlogères, attraverso la quale realizzare e commercializzare l’innovativo orologio.
Presto il Reverso avrebbe mostrato un’altra dote, particolare e inaspettata.
Il fondo, in acciaio o in oro, che diventava visibile facendo ruotare la cassa, si trasformò velocemente in una pagina bianca sulla quale incidere un nome, un simbolo, delle iniziale, in modo da personalizzare il proprio orologio, rendendolo unico.
Il re Edoardo VIII d’Inghilterra, negli anni ‘30, fece disegnare sul suo Reverso lo stemma di famiglia, la celebre aviatrice americana Amélia Earhart vi fece incidere l’itinerario del primo volo tra Città del Messico e New York, mentre reparti scelti delle forze armate come i Fucilieri Reali Gurkha, la guardia personale del Maharajah di Jaipur, il Reggimento Royal Sussex e gli allievi del collegio Cranwell della Royal Air Force esibirono i loro Reverso con i colori delle proprie unità. Le ragazze inglesi presero invece a indossarlo con inciso lo stemma di Eton, della Harrow School o dell’Università di Saint-Andrew.
Nei suoi oltre 80 anni di storia Reverso è poi stato in grado di cambiare, evolversi, diversificarsi, accogliere movimenti e complicazioni diverse, mantenendosi però sempre fedele alla propria anima originale, che ne ha fatto un vero cult del mondo degli orologi.