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Il teatro Gerolamo di Milano riapre i battenti

A 33 anni dalla chiusura, la Scala in miniatura rivedrà la luce il 9 novembre con un concerto dell’Orchestra Verdi
Sono passati 33 anni dalla chiusura della “bomboniera” di piazza Beccaria, ma i tempi bui per il teatro Gerolamo sembrano essere finiti.

La Scala in miniatura, nata nel 1868 sulle ceneri del teatro Fiando, finalmente riapre i battenti e lo fa in grande, il prossimo 9 novembre, con un concerto barocco dell’Orchestra Verdi.

Il recupero del teatro va attribuito alla Società Sanitaria Ceschina, proprietaria da circa un secolo dello stabile che lo ospita, che ha provveduto ai lavori di restauro proseguiti per sei anni e che ha restituito la struttura al suo antico splendore anche in base alle indicazioni della Sovrintendenza alle Belle Arti.

Il Gerolamo, nato come teatro per marionette e diventato poi palcoscenico di arti varie, nella sua “nuova vita” si ispira da un lato alla grande lezione del suo passato, e dall’altro sta con orecchie bene aperte alle voci del presente.

Spazio quindi a concerti di musica classica, monologhi di prosa, recital di canzoni d’autore, “incursioni” nei territori della danza contemporanea, del nuovo circo, della musica jazz, senza però tralasciare il suo heritage, ovvero le marionette e i teatri dialettali.

Il Gerolamo, può contare su 209 posti complessivi, e numerosi spazi aggiunti: una sala con il bar, uno spazio per conferenze, mostre e proiezioni al piano terra, un’altra piccola sala con un pianoforte.

A seguito del restauro, il nuovo palcoscenico è stato realizzato secondo un criterio modulabile su tre livelli per poter disporre, all’occorrenza, anche di una fossa per l’orchestra o di un palco più ampio per spettacoli di danza.

teatro Gerolamo

Il teatro, fu dal 1885 al 57 la “casa” dei fratelli Colla, celebre famiglia di artisti della marionetta,  fino a quando fu chiuso una prima volta sotto la minaccia di demolizione per le sue gravi condizioni di degrado.
Recuperato all’uso da Paolo Grassi nel 1958 con una recita straordinaria di Eduardo De Filippo, ha ospitato per alcuni anni recital, esibizioni di cabaret, monologhi, piccoli spettacoli, interpretati da importanti protagonisti della scena nazionale e internazionale da Franca Valeri a Lilla Brignone, da Tino Buazzelli a Jean-Louis Barrault, da Laura
Betti a Paolo Poli senza dimenticare, fra gli altri, Milly, Enzo Jannacci, Dario Fo e Franca Rame, Ornella Vanoni, Juliette Gréco, Domenico Modugno, Paola Borboni.

Dal 1960 diventa sede della Compagnia Stabile del Teatro Milanese diretta da Carletto Colombo e con Piero Mazzarella primo attore e beniamino del pubblico.

Nel ‘74 il teatro, passato sotto il controllo del Comune di Milano, diventa Ente Autonomo e infine nel ‘78 è affidato alla gestione di Umberto Simonetta fino al 1983, anno della seconda nuova chiusura per ragioni di uscite di sicurezza non a norma.
Durante la sua gestione, Simonetta mette in scena molti dei suoi testi, abbandonando definitivamente il dialetto e teorizzando la nascita di un neo-milanese più in linea con i tempi. Ne sono interpreti, fra gli altri, Livia Cerini, Maurizio Micheli, Giorgio Gaber.

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