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Il Manifestante è la persona dell’anno

Il Manifestante è la persona dell’anno

Person of the Year 2011Colpo di scena oltreoceano.

Steve Jobs, nè Barack Obama, nè il calciatore Lionel Messi o il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, come si vociferava, ma bensì “The Protester” si è accaparrato la più prestigiosa copertina del Time dedicata all’Uomo dell’anno.

Person of the Year 2011 è il manifestante che ha lottato in piazza per i diritti umani, sia in Europa, in Medio Oriente e Stati Uniti, “ridefinendo il potere dei popoli”, come si legge sul sito online del settimanale.

Situazioni che “hanno letteralmente cambiato il mondo” e che nel corso del 2011 si sono manifestate da nord a sud, da Tunisi al Cairo a Tripoli, ma anche ad Atene, Wall Street e Mosca.

Copertina Time Person of the Year 2011Sull’ambitissima cover una persona con il volto coperto da un’ampia sciarpa che evoca il mondo arabo e da un cappello di lana, simbolo degli indignatos occidentali.

“In tutto il mondo, le proteste del 2011 hanno condiviso la consapevolezza della corruzione e della disfunzione del sistema politico ed economico – finte democrazie che giocano a favore dei ricchi e dei potenti, per impedire ogni cambiamento significativo. Due decenni dopo il crollo finale del comunismo, i manifestanti pensano di stare vivendo il fallimento dell’ostinato e gigantesco ipercapitalismo e chiedono una terza via, un nuovo contratto sociale” si legge nell’editoriale pubblicato sul sito on line del Time firmato dallo scrittore americano Kurt Andersen.

Anche nel 2006 la redazione della testata americana scelse un personaggio impersonale, “YOU”, per celebrare tutti gli utenti del web protagonisti della rivoluzione digitale.

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