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Guida L’Espresso 2015, i Vini d’Italia

Guida L’Espresso 2015, i Vini d’Italia

Non solo ristoranti di lusso

Ieri a Firenze sono state presentate le Guide L’Espresso 2015.

Vi abbiamo raccontato “I Ristoranti d’Italia 2015” con lo Chef Massimo Bottura che ha conquistato, per il quinto anno consecutivo, il gradino più alto del podio, vediamo ora da vicino le sorprese riservate dalla prestigiosa guida I Vini d’Italia 2015.

Come annunciato dal direttore delle guide Enzo Rizzari, supportato dai due curatori della guida enologica Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, qualità vinicola è cresciuta lungo tutta la penisola.

Sui 25mila i vini assaggiati e più di duemila i produttori selezionati, tra i quali spiccano i 520 stellati per la continuità qualitativa dimostrata nel corso degli anni e 263 vini d’eccellenza, sono due vini ad aggiudicarsi il punteggio massimo di 20/20.
Se si tratta di una conferma per il Barolo Vigna Ronda (2008) di Massolino, ecco che il Trebbiano d’Abruzzo 2010 di Valentini fa il suo debutto in testa alla classifica facendosi portatore anche di un’altra prima volta, ovvero quella di un vino bianco al vertice massimo della Guida l’Espresso.

Staccati di un punto, a 19/20, si trovano 13 vini, tra i quali si segnalano due vini dolci, il Vecchio Samperi di De Bartoli e il Vin Santo di Vigoleno di Lusignani, un solo vino bianco, il Fiano di Avellino di Pietracupa, e dieci vini rossi. In questo caso sono molti marchi classici a confermarsi al top; troviamo: i toscani Sassicaia e Le Pergole Torte, o i Barolo e i Barbaresco by Giuseppe Mascarello, Roagna e Giuseppe Rinaldi, oltre al Valtellina Vigna Regina di Ar.Pe.Pe., al Boca dell’Antico Borgo dei Cavalli e al Cannonau Riserva Barrosu di Montisci.

Guardando l’Italia nella sua interezza a spiccare per eccellenza è il Piemonte, con 60 vini da “5 bottiglie”, e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia delle denominazioni, con 31 vini che si sono fregiati della massima valutazione.
Subito dopo troviamo la Toscana con ben 54 eccellenze, grazie anche alla conferma ad alto livello del Brunello di Montalcino e del Chianti Classico senza dimenticare i vini bolgheresi e non solo.

Dopo Piemonte e Toscana si guarda a Nord-Est con il Trentino-Alto Adige (31 le eccellenze), Veneto (14 eccellenze) e Friuli (12 eccellenze).