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Gucci contro Gucci: il brand di moda contro un locale di Prato, “Cambiate nome”

Gucci contro Gucci: il brand di moda contro un locale di Prato, “Cambiate nome”

Gucci Vs Gucci: la maison contro il bistro di Prato

Non è sicuramente uno scontro tra titani bensì quello tra due famiglie con lo stesso cognome che, in questo caso, si è rivelato più che mai scomodo. La vicenda – resa nota ieri dai social – arriva direttamente da Prato dove un ristorante – il Gucci Doc RistroBistro – si è visto chiedere dalla più celebre maison di moda di cambiare nome poiché troppo simile a quello del marchio. Non ci sarebbe niente di strano se non fosse che il bistro si chiama così poiché Gucci è il cognome di famiglia…

“Ci scusiamo con la gentile clientela per la modifica del nome del nostro locale. Purtroppo, in questi mesi, oltre all’attenzione dei clienti e appassionati di vino e buon cibo toscano, abbiamo attirato anche le ‘attenzioni’ sbagliate di chi porta il NOSTRO stesso COGNOME, ma che è, ahinoi, più potente e ricco. Nonostante abbiamo cercato di farci valere, abbiamo dovuto provvedere a modificare il nome al nostro ristorante, che però rimane intatto nella sua idea di buona cucina con quel mix di tradizione e innovazione che ci contraddistingue! Speriamo di vedervi presto da noi! Lo staff: Fabio, Barbara, Laura e Martina Gucci.” scrivono su Facebook i titolari del Gucci Doc dopo che alcuni clienti si sono allarmati e hanno chiesto delucidazioni sul cambio del nome.

“Ci chiedevano di cambiare il nome del ristorante perché avrebbe creato confusione facendolo identificare con il loro marchio. All’inizio pensavamo non avessero capito che quello era il cognome di famiglia e abbiamo spiegato tutto con un’altra lettera inviata dal nostro avvocato” ha spiegato la titolare Martina Gucci a Repubblica, facendo luce sulla vicenda che ha destato scalpore sui social. “Siamo convinti di aver ragione ma abbiamo deciso di dargliela vinta e cambiare il nome del ristorante per non rischiare una causa in tribunale. Noi non possiamo permetterci di sostenere spese legali che andranno avanti per almeno 15 anni” ha aggiunto infine la donna, rassegnata oramai a cambiare nome al suo locale per non incorrere in una battaglia legale lunghissima e dai risvolti non certo sicuri.

Credit: GI Doc/Facebook

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