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Google per la Biennale Arte 2015

Google per la Biennale Arte 2015

Partnership di lusso
Buone notizie per chi non riuscirà a fare tappa alla Biennale Arte 2015 entro il 22 novembre.

A un mese dalla chiusura, la 56esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo All the World’s Futures può essere visitata anche dal pc di casa grazie alla collaborazione con il Google Cultural Institute.

Sfruttando il principio che regola Google Maps, il colosso di Mountain View ha messo online più di 80 immagini Street View che visualizzano le aree espositive interne ed esterne dei Giardini e dell’Arsenale, e le oltre 4.000 opere e immagini documentali contenute nelle diverse collezioni e nelle mostre digitali allestite nei padiglioni della Biennale.

Dalla piattaforma digitale g.co/biennalearte2015 si potrà esplorare la Mostra curata da Okwui Enwezor in lungo e in largo anche dopo la conclusione ufficiale. Fino al 23 gennaio 2016 resterà aperto a Ca’ Giustinian lo spazio dimostrativo “Google Cultural Institute @ Biennale Arte 2015” che presenta risultati e tecnologie utilizzate per realizzare la messa online della Biennale 2015.

Google Cultural Institute ha inoltre lanciato una app per dispositivi mobili scaricabile da Google Play che consente di accedere alla Mostra digitale e di visitarla in due tour virtuali attraverso Google Cardboard.

Google per la Biennale Arte 2015

“La collaborazione tra la Biennale di Venezia e Google Cultural Institute conferma quanto la tecnologia sia una grande alleata della valorizzazione del patrimonio culturale – ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini sottolineando – l’importanza delle innovazioni tecnologiche per amplificare i messaggi culturali, creare nuove modalità di fruizione, abbattere le distanze e favorire il dialogo”.

“Questo accordo che realizziamo con Google – ha dichiarato il Presidente della Biennale, Paolo Barattaè un primo esperimento importante, e credo che possa avere sviluppi futuri per alcuni aspetti ancora imprevedibili. Ci lavoreremo! A una capacità tecnologica maggiore, faremo corrispondere anche una maggiore capacità editoriale, utilizzando meglio lo strumento tecnologico sia per la nostra documentazione sia a favore del pubblico. La scommessa che vogliamo compiere è quella non certo di sostituire alla visione diretta quella virtuale ma, al contrario, far si che quest’ultima invogli maggiormente alla conoscenza diretta”.

“Siamo profondamente orgogliosi di lavorare a questo prestigioso progetto al fianco della Biennale di Venezia, una esposizione di rilievo mondiale che porta al centro del dibattito artistico-culturale innumerevoli Paesi, culture e modi di pensare l’arte – ha dichiarato Amit Sood, Direttore del Google Cultural Institute. – Google è fortemente convinta che internet sia uno strumento fondamentale per la democratizzazione della cultura e dell’arte, una forza dirompente che aiuta le istituzioni culturali ad aumentare il proprio potenziale, rendendo i loro progetti accessibili a un maggior numero di persone e nel tempo.”

Google per la Biennale Arte 2015