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Festival di Venezia 2015, chi ha vinto

Festival di Venezia 2015, chi ha vinto

A Valeria Golino la Coppa VolpiLa giuria della 72esima edizione della Mostra del Cinema, presieduta dal regista messicano Alfonso Cuaron, ha premiato l’esordiente venezuelano Lorenzo Vigas con il suo Desde allà (Da lontano) con il riconoscimento più prestigioso della kermesse: il Leone d’oro.

Il film trionfatore di Venezia 72 racconta di un uomo che ha un’ossessione per giovani uomini che paga per vederli nudi, senza toccarli; l’incontro con un teppistello darà il via prima a un rapporto violento poi a una inattesa intimità.

Nella giornata in cui l’Italia entrava nella storia del tennis, anche al Festival è stata celebrata l’eccellenza made in Italy con l’assegnazione della Coppa Volpi a Valeria Golino, protagonista di Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, in cui veste i difficili panni di una madre di un ragazzo sordo.

L’attrice torna a conquistare il premio per la miglior interpretazione quasi trent’anni dopo quello ricevuto, da giovanissima, nel 1986 per Storia d’amore di Citto Maselli.

“Questa – ha detto sul palco la vincitrice, che ha voluto ringraziare tutta la troupe ma anche il compagno Riccardo Scamarcio è la gioia che ho provato quasi trent’anni fa quando ho vinto la Coppa Volpi. Oggi mi accorgo che dopo tutto questo tempo la consapevolezza è diversa, ma il premio mi dà la stessa infantile e ingenua emozione, spero rimanga sempre così. Sono molto contenta per me”.

 Lorenzo Vigas con il Leone d'oro

Il riconoscimento per la migliore interpretazione maschile, invece, è stato assegnato a Fabrice Luchini, protagonista di L’hermine, la commedia francese di Christian Vincent, ritratto del severo e temuto presidente di una corte d’assise, che viene messo in crisi dall’estrazione, come giudice popolare, di una donna di cui si era innamorato sei anni prima.

Il Leone d’argento per la miglior regia è stato assegnato a Pablo Trepero regista di El Clan, maggior incasso di sempre in Argentina, ritratto di una famiglia malavitosa della Buenos Aires degli anni Ottanta, i Puccio.

ll Gran Premio della giuria è andato a Charlie Kaufmann e Duke Johson che con Anomalisa firmano un’opera in stop motion davvero originale, che racconta meno di ventiquattr’ore nella vita di un conferenziere in cerca di una compagnia per la notte..

Giuria Venezia 72, red carpet finale

Il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore esordiente è andato a Abraham Attah, il giovanissimo protagonista di Beasts of no nation di Cary Fukunaga, viaggio nell’inferno dei bambini soldato diretto dal regista della prima stagione della serie-cult serie di True detective.

Il Premio speciale per la giuria va al film turco Abluka (Follia), mentre il riconoscimento per la miglior sceneggiatura è per al regista Christian Vincent per il film francese L’hermine (L’ermellino).

Il miglior film della sezione Orizzonti, la cui giuria era presieduta dal regista Jonathan Demme, è Free in Deed dell’americano Jake Mahaffy (ambientato nel mondo delle chiese di fortuna delle periferie), mentre il Premio speciale della giuria lo ha vinto Boi Neon di Gabriel Mascaro.

Il Leone del futuro, destinato all’opera prima, è andato a The Childhood of a leader di cui è protagonista Robert Pattinson, che segna l’esordio alla regia dell’attore Brady Corbet, che lo ha dedicato alla figlia di un anno invitandola a essere “paziente, radicale e libera”.