Tra i giurati c’è anche Valeria Golino
Manca sempre meno all’inizio della 69esima edizione del Festival di Cannes 2016.
Se tante saranno le star internazionali ad arrivare a Cannes, ecco che i primi a salire sulla Montee des Marches saranno però come sempre i giurati, annunciati dagli organizzatori della kermesse solo poche ore fa.
Dall’11 al 22 maggio la Croisette ospiterà un’edizione ricca di appuntamenti da non perdere. Se ad inaugurare il Festival ci penserà Cafè Society di Woody Allen, ecco che ricchissimo sarà il programma delle proiezioni sia dei film in concorso sia delle sezioni parallele, tra cui spiccano anche pellicole italiane.
Sappiamo già da qualche settimana che, dopo ai fratelli Coen, Jane Campion, Steven Spielberg e Nanni Moretti, toccherà al regista, sceneggiatore e produttore australiano George Miller guidare la giuria del Festival di Cannes 2016. Oggi, 26 aprile, Thierry Fremaux e Pierre Lescure hanno reso noti i nomi dei 8 giurati dell’edizione numero 69 del Festival.
“Cannes ha sempre adottato un approccio universale e internazionale” hanno sottolineato gli organizzatori della kermesse. Si tratta dunque di quattro uomini e quattro donne, provenienti da Iran, Danimarca, Stati Uniti, Italia, Francia, Canada e Ungheria che rappresentano il gotha del cinema internazionale.
Accanto a George Miller, Presidente, la giuria del 69esimo Festival di Cannes 2016 sarà composta infatti da Valeria Golino, la star americana Kirsten Dunst, l’attrice e cantante francese Vanessa Paradis, la produttrice iraniana Katayoon Shahabi, il regista e scrittore francese Arnaud Desplechin, l’attore danese Mads Mikkelsen, il regista e scrittore ungherese László Nemes e l’attore canadese Donald Sutherland.
Il compito della Giuria di Cannes 2016 sarà come sempre quello di scegliere i vincitori tra i 21 film in concorso, assegnando la prestigiosissima Palma d’oro 2016.
La giuria della Semaine de la Critique quest’anno sarà invece composta da Valérie Donzelli, in qualità di presidente, insieme a Alice Winocour, Nadav Lapid, David Robert Mitchell e Santiago Mitre.
