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Fari in affitto in Italia

Fari in affitto in Italia

E’ boom di offerte
In barba al mattone ancora in crisi, il Demanio ha messo al bando per la prima volta alcuni fari italiani di grande pregio storico e paesaggistico.

Lo Stato affitta fino a 50 anni ben 11 costruzioni che punteggiano le coste di Sicilia, Puglia, Campania, Toscana e Calabria.

Il boom di offerte pervenute, 39 finora, è stato commentato positivamente anche dal Premier Matteo Renzi che ha postato sui social queste parole: “Il 2016 sarà l’anno della ripartenza per il settore immobiliare in Italia. I primi segnali già ci sono: via le tasse sulla prima casa, i mutui +97%, incentivi energetici e bonus immobili. Ma è necessario che il pubblico liberi energie e risorse. Un piccolo esempio, è quello dei Fari, oggi inutilizzabili, che abbiamo messo a gara in Italia. Dalle Puglia alla Calabria, dalla Sicilia alla Toscana, 11 fari di proprietà dello Stato italiano, che li concederà in affitto fino a 50 anni, saranno recuperati, valorizzati e restituiti all’immenso patrimonio paesaggistico del nostro Paese. 39 proposte di riqualificazione arrivate da più settori: territorio, associazioni ambientali, investitori, anche dall’estero. Un altro passo per riscoprire le meravigliose risorse che questo Paese ha nascoste in ogni angolo del territorio. Riaccendiamo la luce sull’Italia che ha smesso di piangersi addosso e ce la vuol fare. E liberiamo le risorse pubbliche bloccate, a cominciare dagli immobili abbandonati”.

Il faro ad aver ricevuto più offerte, ben 7, da investitori esteri e imprenditori locali è stato quello di Capo d’Orso a Maiori (SA), seguito con 6 offerte dal Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA) e dal Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR). Quattro offerte per il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP) e tre per il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), per il Faro di Punta Cavazzi a Ustica (PA), per il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). Per quanto riguarda i fari gestiti dal Ministero della Difesa, sono pervenute tre per il Faro Formiche di Grosseto, due per il Faro Punta del Fenaio e per il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR). Ancora a zero le proposte per il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).

Ora due commissioni di gara prenderanno in esame le proposte, premiando quelle economicamente più vantaggiose e che meglio trasformino le “sentinelle del mare”, ormai inutilizzate, in luoghi dedicati a turismo, ristorazione, cultura, sport, attività sociali e promozione del territorio.

“Per la prima volta in Italia – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggiabbiamo avviato, grazie alla collaborazione e al sostegno di partner del settore turistico, dell’associazionismo e dello sport, un processo di valorizzazione del sistema dei Fari italiani. Fari che non smetteranno il loro uso di lanterne e di sentinelle del mare e che saranno riportati a nuova vita grazie ad interventi di ristrutturazione e riqualificazione, con benefici economici e sociali sui territori dove si collocano”.

Uno dei fari italiani in affitto