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Ermenegildo Zegna, bilancio 2013

Ermenegildo Zegna, bilancio 2013

Ricavi stabili
In attesa della sfilata di giugno che metterà sotto i riflettori di Pitti Uomo 86 la sua linea giovane per la primavera estate 2015, Ermenegildo Zegna archivia un bilancio 2013 incoraggiante.

Ecco i numeri salienti dell’anno scorso: 1,270 miliardi di euro (+0,7% a cambi correnti) di fatturato, un utile netto pari a 116,3 milioni di euro che si attesta al 9,2% delle vendite, e un Ebitda pari a 256,8 milioni di euro (20,2% del fatturato). Risultati che appaiono particolarmente significativi perché ottenuti in presenza di investimenti fissi per 107 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta è risultata positiva per 304 milioni di euro e ancora in crescita (+10,4%) rispetto al 2012, mentre il patrimonio netto è salito a 967 milioni.

L’export continua a incidere per circa il 90% delle vendite. La Cina, seppur in rallentamento, continua ad essere il mercato più importante, seguita dall’Europa e dalle Americhe. In Europa, complessivamente, si registrano risultati positivi, in particolare con i fatturati di Italia, Francia e Gran Bretagna. Gli incrementi di fatturato più significativi sono stati realizzati a Hong Kong e Macao, nel Medio Oriente e nelle aree europee e americane più turistiche grazie al  forte aumento delle presenze cinesi, russe e brasiliane.

Il canale retail di Zegna, con il 78% del totale delle vendite  del brand, consolida la sua importanza strategica. A fine 2013 i negozi monomarca erano 546, di cui 312 gestiti direttamente. Nel 2014 sono previste aperture o ampliamenti, tra l’altro, a Singapore, New York Madison Ave, Miami, Dusseldorf, Lisbona, in diverse città cinesi, con anche l’inaugurazione a Pechino di un nuovo global store ed in Giappone con global stores a Osaka e Tokyo Ginza.

Tra gli investimenti più rilevanti in corso sono, inoltre, da segnalare quelli finalizzati a rafforzare il controllo della filiera con la realizzazione del polo produttivo dell’abbigliamento formale nel nuovo stabilimento Inco di San Pietro Mosezzo  (Novara) e del polo  della pelletteria e delle calzature Zefer a Parma.

 Gildo Zegna

“Il bilancio 2013 – spiega Gildo Zegna, Amministratore Delegato del Gruppo Ermenegildo Zegnaè stato condizionato soprattutto da due fattori. In primo luogo, dal rallentamento delle economie dei Paesi definiti emergenti, con in testa la Repubblica Popolare Cinese e il Brasile, a cui si è sovrapposto il sostenuto deprezzamento dello yen e del dollaro. A questa situazione abbiamo risposto giocando all’attacco con un livello record di investimenti, ma anche migliorando ulteriormente l’Ebitda, grazie a un’attenta gestione del capitale circolante e all’avvio di significative razionalizzazioni produttive, che dispiegheranno tutte le loro potenzialità nei prossimi anni. Nel 2014 continuerà l’impegno per la crescita del brand Agnona con importanti investimenti nell’organizzazione, guidata dalla Ceo Alessandra Carra, nella distribuzione e nella comunicazione.  Le nuove collezioni sotto la guida creativa di Stefano Pilati segneranno una svolta significativa del brand Agnona per conquistare nuove fette di mercato”.

“Il Gruppo Ermenegildo Zegna – conclude Gildo Zegna –  anche nel 2014, continuerà a destinare oltre il 3%  degli utili per progetti di difesa dell’ambiente e di aiuto alle comunità locali, a partire dal rilancio dell’Oasi Zegna, oltre al sostegno a  giovani  talenti con, ad esempio, il finanziamento della Ermenegildo Zegna Founder Scholarship. Un impegno di coerente responsabilità sociale che caratterizza la nostra famiglia e che è fortemente correlato alla nostra capacità di affrontare e vincere le sfide che ci vengono dall’economia globalizzata. Sfide che il Gruppo affronta con determinazione, serenità e successo grazie alla passione e all’impegno profusi dai membri del Consiglio di Amministrazione, dal management e da tutti i collaboratori”.