
Nuova sfida per Elon Musk: con Neuralink vuole collegare il cervello umano ai computerElon Musk non si ferma: dopo SpaceX e Tesla ha lanciato infatti la startup Neuralink, azienda impegnata a creare dispositivi in grado di essere impiantati nel cervello umano così da permettere agli esseri umani di “tenere il passo” con quelli che saranno (e sono) i progressi dell’intelligenza artificiale.
L’uomo come cyborg: è questa la visione del futuro di Elon Musk che – già CEO di Tesla e SpaceX – punta ora a migliorare il cervello umano. “Le tecnologie di impianti neurali esistono da più di un decennio, come ricerca di base; il grosso problema nel commercializzarle era dato dal fatto che pochi anni dopo l’innesto, il tessuto neurale del cervello crea delle cicatrici che inibiscono il funzionamento dell’impianto. Pochi mesi fa sono state individuate le prime possibili soluzioni al problema e poco dopo è arrivato l’annuncio di Musk” ha spiegato Eugenio Battaglia, co-admin di Hackteria.org, al quotidiano La Stampa.
Un caso? Probabilmente no: ciò che è certo è che Elon Musk abbia una visione ben chiara del futuro dell’uomo, ovvero quello che viene comunemente chiamato cyborg. Ma che ne sarà dell’etica e della privacy? “Avere dei chip impiantati nel cervello vuol dire condividere i propri pensieri, potenzialmente senza limiti e senza barriere. Al di là delle questioni legate alla privacy, fino ad oggi la nostra formazione come essere umani è passata attraverso la segmentazione tra l’io e gli altri. Le implicazioni di questa trasformazione sono difficili da immaginare, sicuramente verrebbe potenziato il concetto di comunità, si andrebbe verso la creazione di un individuo collettivo. Una volta che i cervelli sono collegati con una macchina, possono connettersi anche tra di loro, una sorta di Gruppo Facebook, ma con una coscienza unica” ha commentato infine Battaglia.
Credit: OnInnovation/Flickr