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Eire 2015, fiera annullata a Milano

Eire 2015, fiera annullata a Milano

L’undicesima edizione non si farà
Salta il tradizionale appuntamento di giugno dedicato al mercato immobiliare italiano.

L’edizione numero 11 di Eire – Expo Italia Real Estate è stata annullata proprio nell’anno in cui Milano, sede abituale della fiera, ospita una manifestazione di respiro internazionale come Expo, che ha dato slancio a numerosi progetti urbanistici e architettonici all’ombra della Madonnina.

A spiegare come mai quest’anno i padiglioni di Fieramilanocity rimarranno vuoti ci ha pensato il presidente di Ge.Fi. – Gestione Fiere Spa (società organizzatrice dell’evento), Antonio Intiglietta:

“In questi 10 anni di EIRE, abbiamo lavorato con grande impegno e serietà per fornire a tutto il sistema del Real Estate italiano una piattaforma di incontro per conoscersi, conoscere e confrontarsi.

Non senza fatica abbiamo cercato di coinvolgere soggetti imprenditoriali, manager, la pubblica amministrazione e il sistema finanziario del Paese. Abbiamo, infatti, ritenuto che fosse indispensabile realizzare un luogo di incontro che, in qualche modo, potesse fare emergere le esigenze del settore e contribuisse ad indicare una prospettiva.

In quest’ottica, EIRE ha tentato di aiutare il settore a rappresentarsi nei confronti della opinione pubblica e del Governo. Nell’ambito della rassegna, abbiamo anche lavorato per coinvolgere operatori e investitori internazionali, con l’obiettivo di centrare l’interesse sul nostro grande Paese. In effetti, in tanti hanno accolto il nostro invito allo scopo di approfondire le grandi opportunità illustrate nel corso della kermesse.

Con umiltà ma, allo stesso tempo, con certezza possiamo, in tal senso, affermare che il tentativo messo in campo da EIRE s’è rivelato positivo, poiché ha posto alla ribalta della comunità internazionale del RE fatti, giudizi, esperienze e modelli.

Sin dall’inizio, e in particolare in questi ultimi anni, continuiamo a interrogarci sul futuro del settore e dell’evento.
Nonostante la significativa perdita economica che nelle edizioni più recenti ha comportato l’organizzazione della manifestazione, abbiamo sostenuto grandi investimenti per garantire un appuntamento adeguato alle sfide del settore.

Da imprenditore sono, infatti, convinto che non sia il guadagno la ragione prima di una attività ma occorre che ciò che si fa e le energie che si spendono abbiano un senso, una prospettiva. Occorre che siano utili ad un “soggetto”, ad un comparto e che questa utilità sia riconosciuta.

Devo dire, con grande sincerità e dopo una lunga riflessione, che faccio fatica ad identificare una vera “community” del settore, che voglia nei fatti – al di là delle intenzioni o del pregevolissimo personale tentativo di qualche manager o imprenditore – giocare una partita reale per la trasformazione del Paese, generando credibilità e autorevolezza.

Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno voluto investire nell’evento, soprattutto negli ultimi anni, ma la quantità dei soggetti disposti a giocare un ruolo da protagonisti non costituisce, al momento, una “massa critica” sufficiente alla realizzazione dell’evento stesso.

Per queste ragioni, riteniamo che non vi siano più le condizioni per il suo ripetersi. Come ho già avuto modo di sostenere appena terminata la scorsa edizione, la vita è una e va spesa bene, dandole un senso.

Le auguriamo buon lavoro auspicando che l’intero sistema immobiliare, strategico per il nostro Paese, voglia e possa trovare una reale prospettiva, certi di avervi in qualche modo contribuito in questi 10 anni di storia”.

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