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Chiusura Expo 2015, Albero della Vita in città?

Chiusura Expo 2015, Albero della Vita in città?

Le ipotesi sul futuro del sito espositivo
Expo Milano 2015 si sta avviando alla chiusura registrando ogni giorno un numero di ingressi sopra la media, rispetto ai primi mesi di kermesse.

Sabato 10 ottobre il sito espositivo di Rho è stato preso d’assalto da ben 272.785 visitatori, infrangendo tutti i precedenti record di afflusso in fiera.

Mentre l’obiettivo del 20 milioni di visitatori totali si fa sempre più vicino, aumentano le indiscrezioni sul destino dei Padiglioni che sorgono all’ombra dell’Albero della Vita.

In occasione dell’incontro “Expo dopo Expo: le eredità di Expo 2015” di sabato scorso, la Presidente di Expo 2015 Diana Bracco ha confermato che “il Palazzo Italia rimarrà anche dopo la chiusura di Expo Milano 2015 e sarà il punto di partenza per il piano di sviluppo dell’area previsto dal governo”. Non si sa ancora invece quali saranno i padiglioni che saranno smantellati e ricostruiti nei loro Paesi d’origine, e se la proposta di costruire una cittadella universitaria lungo il Cardo e il Decumano verrà presa in considerazione.

Decumano

Più fumose, invece, le parole del Commissario Giuseppe Sala che ha accennato al fatto che “anche per il dopo Expo ci vuole la collaborazione tra settore pubblico e privato, ma per far ciò ci vuole programmazione e chiarezza di idee”.

Sul destino dell’Albero della Vita non sono ancora state spese parole in contesti ufficiali anche se l’ipotesi di un suo trasferimento dalla Lake Arena al centro città, in Piazzale Loreto o in Darsena, sembra per il momento solo un’utopia.

In attesa di saperne di più, Expo si prepara ad accogliere il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’alimentazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-Moon a cui verrà consegnata la Carta di Milano, il documento collettivo sul diritto al cibo che sarà lasciato in eredità dall’Esposizione Universale a cittadini, istituzioni, imprese, associazioni e ai Paesi che vorranno sottoscriverla.

Expo dopo Expo

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