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Ca’ Foscari, il palazzo green più antico al mondo

Ca’ Foscari, il palazzo green più antico al mondo

L’edificio veneziano viene premiato dall’Us Green Building Council
Ca’ Foscari e l’ambiente, un patto vincente.

Il palazzo gotico sul Canal Grande riceve la prestigiosa certificazione dell’Us Green Building Council che attesta il livello di sostenibilità di un edificio nelle attività di conduzione e nelle operazioni di gestione e manutenzione dell’immobile.

La sede della prestigiosa Università veneta si è guadagnata la certificazione LEED© (Leadership in Energy and Environmental Design), diventando l’edificio green più antico al mondo.

Il traguardo raggiunto da Ca’ Foscari è il frutto della partnership con Habitech, consulente per la riqualificazione sostenibile degli edifici esistenti, e Coster, azienda operante nel settore del controllo dell’energia.

Efficienza idrica, approvvigionamento da fonti rinnovabili, acquisti verdi, mobilità sostenibile sono gli ambiti presi in considerazione dal Green Building Council sui quali Ca’ Foscari ha soddisfatto i requisiti necessari alla certificazione. La gestione virtuosa degli impianti e le politiche ecp-friendly dell’ateneo hanno dunque permesso di raggiungere l’ambizioso risultato.

Il Rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro ha commentato: “sono molto soddisfatto di questo traguardo che certifica un insieme di scelte e politiche sostenibili portate avanti da Ca’Foscari in molteplici ambiti con il sostegno dei suoi organi attraverso la Carta degli impegni per la sostenibilità e il Report di sostenibilità pubblicato ogni anno. L’assegnazione della certificazione Leed per un palazzo che ha secoli di storia e caratteristiche strutturali molto diverse dagli immobili contemporanei riconosce l’impegno e gli sforzi concreti dell’ateneo per il benessere degli studenti e del personale e il rispetto del territorio. Stiamo lavorando nello stesso modo anche per altri nostri edifici (in particolare sul nuovo Campus di via Torino e sul Campus di San Giobbe). L’auspicio è che altri atenei italiani raccolgano questa sfida”.

Carlo Carraro