Accanto a Cartier e Tiffany
Bulgari segue Cartier e Tiffany e decide di non comprare pietre preziose dalla Birmania, a causa della repressione degli attivisti pro-democrazia da parte della giunta militare al governo.
Nonostante che i rubini di migliore qualità giungano dal paese asiatico, la griffe ha espressamente richiesto ai suoi fornitori garanzie sulla provenienza geografica delle pietre preziose.
Assume le stesse posizioni un altro gruppo italiano, Damiani, che sta per quotarsi in borsa.