
Vola l’exportSecondo i recenti dati AIMPES, associazione che riunisce i pellettieri italiani, il 2011 è stato un anno positivo per il settore, grazie soprattutto al grande exploit fatto registrare dalle esportazioni.
Molto più contratto invece il mercato interno, che ha visto un arretramento del 3,3% delle vendite in termini quantitativi, al quale ha però fatto da contraltare un incremento della spesa dell’1,7%, per un totale di 2,2 miliardi.
Ciò è spiegabile con uno spostamento verso l’alto del genere di articoli acquistati, a conferma della tendenza più generale del settore del lusso a subire meno il momento di crisi.
Tornando ai dati relativi all’export, nei 12 mesi dello scorso anno è stato registrato un incremento del 30,4%, per un valore totale di 4,2 miliardi di euro.
Le migliori performance arrivano dai mercati orientali, che hanno fatto registrare tassi di crescita molto elevati. Basti pensare al +97,5% della Cina, al +72% di Singapore, al +61% di Hong Kong e al + 41,8% della Corea del Sud.
Non male anche il Vicino Oriente e l’Europa dell’est, dove le esportazioni sono aumentate a tassi pari al 51% in Arabia Saudita, 50% in Turchia e 11% in Russia.
Segnali positivi arrivano infine anche dai mercati “classici” della pelletteria made in Italy, come ad esempio dagli Stati Uniti, dove si è registrata una crescita del 29%, o da Gran Bretagna e Giappone, che hanno entrambi fatto segnare un +14,5%.