x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Armani e Della Valle, botta e risposta

Armani e Della Valle, botta e risposta

Querelle a Milano Moda DonnaCome ogni anno, anche questa fashion week ha avuto la sua polemica.

Protagonisti Diego Della Valle e Giorgio Armani, che non se le sono mandate a dire.

La querelle che ha infiammato Milano Moda Donna è iniziata sabato scorso quando il patron di Tod’s ha lanciato una provocazione allo stilista piacentino invitandolo a restaurare il Castello Sforzesco, così come lui stesso ha fatto con il Colosseo.

“Avete evocato il Colosseo – ha detto Della Valle nel corso di una manifestazione di Expo a Milano e alla spalle abbiamo il Castello Sforzesco. Mi piacerebbe che Armani una mattina si svegliasse e dicesse: ‘Debbo tanto all’Italia e a Milano’ e decidesse di dare un grande contributo per il restauro del castello”.

Lunedi, al termine della sua sfilata primavera estate 2014, è arrivata subito la risposta di Re Giorgio, che ai cronisti presenti, ha parlato del suo impegno benefico specificando di fare “tante cose, ma silenziosamente” e soprattutto di non accettare “consigli da Della Valle, che usa i soldi dei propri azionisti per far parlare di sé” e che “sarà un caso, sarà stato in buona fede o no, ma ha detto così proprio nell’anno della sfilata”.

“Ognuno fa quello che vuole a casa sua. Fino a oggi non ho avuto bisogno che nessuno mi dicesse cosa fare e ho sempre fatto quello che ho voluto. Sono perplesso che l’avvocato, dottore o comunque politico Della Valle si permetta di attaccarmi e di definirmi anche vecchietto arzillo”, ha poi continuato il designer.

Giorgio Armani ha anche ricordato che in passato ha contribuito al restauro di Villa Necchi, adesso patrimonio Fai e uno dei luoghi più utilizzati da Tod’s e Hogan per gli eventi meneghini, “pagando 3 miliardi di vecchie lire, con i soldi miei e non quelli degli azionisti”.

Istantanea la replica di Della Valle: “Sono sorpreso e dispiaciuto dal comportamento di Armani. Ho solo detto che sarebbe bello se un monumento che è un simbolo per Milano e per l’Italia venisse restaurato con il suo contributo”, ha detto l’imprenditore marchigiano, aggiungendo che i suoi commenti erano “certamente non un ordine, né tanto meno una invasione nella sua vita privata”.

“La mia opinione personale è che, alla luce delle difficoltà che il nostro Paese deve affrontare, chi ha la possibilità, oggi più che mai, si dovrebbe mettere a disposizione della comunità e di coloro che più ne hanno bisogno, con gesti significanti”, ha sottolineato il Presidente della Fiorentina.

Per quanto riguarda il fatto che in passato aveva definito Armani un “arzillo vecchietto”, Della Valle si è giustificato dicendo che “vedere qualcuno, di quasi 80, che indossa una t – shirt a maniche corte in inverno, mi fa pensare che deve essere sicuramente vivace, e non è certamente un’offesa. Forse sono influenzato dal ricordo di mio nonno, che all’età di Armani, rimaneva a casa davanti ad un camino con una coperta sulle gambe e un maglione di lana” .