Visita al Giardino di Pojega e alla Villa Rizzardi
Per apprezzare un grande vino è fondamentale conoscerne anche il territorio, nel senso più ampio del termine: caratteristiche del suolo, microclima, ma anche storia e cultura.
Un esempio è la Valpolicella, culla dell’Amarone. Un territorio incastonato tra Verona, con la sua Arena, ed il Lago di Garda.
All’interno della Valpolicella, piccoli capolavori di architettura, come la Villa Rizzardi ed il Giardino di Pojega. Quest’ultimo è uno tra i gradevoli esempi di “giardino all’Italiana”. Gradevole, perché la sua è una bellezza discreta, presente, ma non invadente. Una bellezza che avvolge il visitatore, senza disturbarlo.
Il Giardino di Pojega, insieme alla Villa Rizzardi, è il luogo ideale per un lungo rilassante passeggio, circondati da giochi d’acqua, siepi, alberi e sculture. Un piccolo gioiello naturale che, domenica 10 giugno, sarà aperto al pubblico, gratuitamente.
Commissionato nel 1783 da Antonio Rizzardi e disegnato dall’architetto veronese Luigi Trezza, il Giardino di Pojega si estende su un’area di 35 mila metri quadri ed è disposto su tre diversi livelli paralleli, con un’appendice semicircolare dalla quale è stato ricavato il “teatro di verzura”. Di chiara ispirazione greca, il teatro presenta sette ordini di gradinate in bosso intersecate da tre volate di gradini.
Antonio Rizzardi volle creare un giardino che «contenesse angoli segreti quali già vagheggiati da poeti e filosofi» e il cui centro fosse il “desiderio del cuore”, rappresentato a Pojega dalla fontana rotonda racchiusa da quinte in cipresso, mortella e lauro.
Passeggiando tra i viali alberati è possibile ammirare un tempietto con statue di Ercole, Diana e altri personaggi mitologici.
Al termine della visita, la degustazione di Pojega, un Valpolicella Classico Superiore Ripasso, prodotto dalla azienda Guerrieri Rizzardi, insieme ad altri vini come il Bardolino DOCG, il Valpolicella ed il Valpolicella Superiore, il Clos Roareti e, soprattutto, due pregevoli Amarone come il “Villa Rizzardi” ed il “Calcarole”.
Vini che, in occasione della visita del 10 giugno, potranno essere acquistati direttamente nel punto vendita.
