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AltaRoma 2012, primo giorno

AltaRoma 2012, primo giorno

Dall’Oriente al ‘500

Atmosfere arabe per la prima giornata di sfilate di AltaRoma 2012.

Infatti apre i lavori un insolito Sarli che rivede il proprio stile, rigoroso e sobrio, alla luce dell’Oriente. Ne nascono giacche di cady traforate ora ton sur ton o in netto contrasto che si ispirano alle decorazioni dei palazzi mediorientali, oppure cappe in faille di seta magistralmente costruite abbinate ad abiti ricamati con incrostazioni di Swarovski e jais per mise che mescolano l’opulenza degli stili persiano e ottomano.
Le principesse arabe che incedevano maestose sulla passerella erano le modelle preferite del Grande Maestro Fausto fra queste la cinese Alona.

Ancora femminilità imperante da Jack Guisso, lo stilista italo-libanese che ribadisce nel backstage la sua decisione di sfilare le sue creazioni a Roma, che abbandona l’“orientaleggiare” canonico per abiti dall’allure più internazionale tanto che la collezione che Guisso propone è ispirata alla magia e alla bellezza dei colori primaverili tipici della Città Eterna.
Per la primavera estate 2012 Jack propone abiti dal taglio semplice, dalle geometrie delicate impreziosite da ricami e dettagli. I colori sono quelli dell’arcobaleno mentre nei ricami c’è la novità di questa stagione poiché è stata utilizzata una tecnica innovativa che permette di arricchire i capi con materiali mai utilizzati prima, come le vere pietre preziose.

Si continua a parlare di innovazione quando salgono in passerella i nomi giovani di AltaRoma.
Così Marta Ferri realizza i suoi abiti con tessuti d’arredamento come damaschi, saglie, stuoie e vellutoni. La stilista completa le mise con le sue borse (pezzi unici in vendita solo nel suo atelier) e le calzature che ha disegnato per Pantofola d’Oro (ballerine) e Fragiacomo (splendide decolleté dal tacco alto). Ma quello che rischiara la giornata è che finalmente si vedono on stage modelle sorridenti che ballano felici sulle note di canzoni allegre quali “tu vo fa l’americano”.

Sempre in tema di esordienti, Silvina Maestro, che vanta un curriculum di tutto rispetto che comprende la collaborazione con la maison Givenchy al fianco di Riccardo Tisci, con Emiliano Della Morena e Alexander McQueen, gioca invece con opposti azzardati. Così si sviluppa una collezione totalmente giocata sul bianco avorio e il nero, su materiali maschili (come il cotone tessuto preferito dalla stilista uruguaiana) applicati a forme estremamente femminili, su alternanza di tessuti contrastanti come il leggerissimo tulle di seta con la pesantissima lana lavorata a punto pelliccia.

La giornata si chiude nelle splendide stanze di Palazzo Sacchetti (che Giovanna Sacchetti, grande amica della stilista milanese ha aperto in esclusiva) dove sfilano le creazioni di Raffaella Curiel ispirate dai colori degli affreschi del Salone Sistino della Biblioteca Vaticana. Apre la passerella un cabanne di seta pesante che riporta l’intero disegno della volta del Salone Sistino. In tutte le uscite si ritrovano i colori e i particolari dei dipinti di Giovanni Guerra e Cesare Nebbia dai vedi dei succhi d’erba ai gialli di Siena, dai terracotta sbiaditi ai vemigli, fino ai blu cobalto e lapislazzulo, i bianchi gesso e lavagna.
In collezione la stilista rende omaggio alla madre riponendo due abiti realizzati dai disegni originali di Gigliola Curiel.
Sulla passerella una modella d’eccezione la messinese Maira Musolino, vincitrice nazionale del Concorso “Modella Oggi In Forma”.

Alessandra Iannello

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