Una serata di gala per celebrare i migliori Cavalli Purosangue del 2007 nella prestigiosa location de il Circolo della Stampa decorata, per l’occasione, dai bozzetti di Claudia Amari
“Il mio Pegaso obbedisce solo al suo capriccio, sia che galoppi o che trotti o che voli nel regno delle favole.
Non è un virtuoso e utile ronzino della scuderia borghese e ancora meno un cavallo di battaglia che sollevi la polvere e nitrisca pazientemente nella lotta delle parti. NO!
I piedi del mio corsiero sono ferrati d’oro, le sue redini sono collane di perle e io le lascio gioiosamente ondeggiare.” (Heinrich Heine)
L’Unione Nazionale Proprietari Cavalli Purosangue ha organizzato come tradizione gli Oscar del Galoppo.
La serata di gala che si è tenuta sabato 2 febbraio 2008 nella prestigiosa cornice del Circolo della Stampa di Milano ha avuto come ospiti i rappresentanti istituzionali dell’ippica, importanti personalità dell’economia, della stampa e dello spettacolo.
La serata, che avviene dal 1966 in collaborazione del S.I.R.E. (Società Incremento Razze Equine), ha visto premiare otto cavalli di diverse età e specialità scelti da una giuria composta da handicappers e giornalisti ippici.
Inoltre, sono stati premiati dall’A.G.R.I. (Associazione Gentlemen-Riders d’Italia) anche il Capolista per le corse Gentlemen riders ed Amazzoni per il 2007 e i Gentlemen che hanno, nella loro carriera, superato le 100 vittorie.
A primeggiare la Razza dell’Olmo che, nel 2007, ha superato le duecento vittorie nell’annata e ha ricevuto tre Oscar con Magritte, Gladiatorus e Miles Gloriosus.
A rendere ancora più speciale la notte delle stelle dell’ippica i bozzetti della scultrice Claudia Amari.
“Nella mia immaginazione creativa la scultura tenta di rappresentare il movimento. Per me una scultura può addirittura raccontare una storia, uno svolgimento nel tempo,un’azione, può incantare con l’intuizione di un movimento trascorso, veicolo di spiritualità, che a noi spettatori non resta che interpretare…
Così, dopo aver scolpito nel marmo e nel bronzo danzatrici e scene di balletti ora non posso che rivolgere la mia ispirazione anche ai cavalli, animali che, per la loro regale e potente bellezza, nel movimento hanno saputo affascinare gli uomini, dall’antichità ad oggi. Immaginatevi quale desiderio di rappresentazione possano suscitare in un’artista!!”.
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