
La Ponytail Shape Equation
Alta, bassa, romantica, elegante, casual: la coda di cavallo è una delle acconciature più comuni, grazie alla sua comodità e alle sue numerosissime declinazioni, che la rendono adatta ad essere sfoggiata in eventi glamour ma anche durante l’attività sportiva.
Ma come mai tutte le code di cavallo non sono uguali?
A spiegarlo, un’equazione matematica che può prevedere la forma dell’acconciatura.
A calcolarla un team di fisici, che, per realizzare il loro studio pubblicato sul Physical Review Letters Journal, hanno tenuto conto di fattori come la densità e l’elasticità dei capelli, gli affetti della gravità e la presenza o meno di ricci.
Insieme a una quantità matematica, nota come il numero di Raperonzolo (dal nome della protagonista della fiaba omonima dei fratelli Grimm famosa per la sua chioma lunghissima e folta) , e considerando numerose variabili, l’equazione può quindi prevedere la forma di qualsiasi coda e comprendere meglio materiali costituiti da fibre casuali.
La Ponytail Shape Equation rappresenta la prima formulazione scientifica della distribuzione dei capelli in una coda di cavallo ed è stata formulata da Robin Ball, dell’Università di Warwick, Patrick Warren, dell’Unilever’s Research and Development Centre, e Raymond Goldstein, professore di sistemi fisici complessi all’Università di Cambridge.
Può destare stupore che un team di scienziati abbia perso anni di lavoro per rispondere a una curiosità che può sembrare bizzarra. In realtà da tempo, pare già da Leonardo da Vinci, gli studiosi si chiedevano quale fosse la modalità di distribuzione di peli e capelli.
Inoltre, rappresentare realisticamente i capelli nel campo dell’animazione e della grafica è sempre stata un’impresa difficile.
Ora non sarà più così grazie all’aiuto della fisica.