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Ristorante “La Maniera di Carlo”

Ristorante “La Maniera di Carlo”

Quel “non so che cosa” in centro a MilanoSegnalare un ristorante perché si mangia bene, è come parlare di un medico che ti cura bene: è il minimo indispensabile.
Ad un ristorante, anzi ad un Ristorante, meritevole di segnalazione, si chiede, si pretende, quella marcia in più, quel qualcosa che ti fa alzare da tavola migliore di come ti sei seduto. Con la soddisfazione della carne, intesa come corpo umano, ma anche dello spirito. Meglio ancora se insieme al conto, ed al biglietto da visita, ti porti a casa un’idea, uno spunto, quel “non so che cosa” che ti apre lo sportellino della fantasia. Luoghi che, spesso, nascono dalla creatività di giovani ristoratori.

E’ il caso de “La Maniera di Carlo”, un ristorante di cucina italiana, in centro a Milano, in via Pietro Calvi 2, inaugurato nel settembre 2009. Un luogo che ti avvolge, ti fa sentire a casa, con i suoi trenta coperti finemente apparecchiati con tovaglie Bellomo e posate d’argento. Illuminazione, soffusa, creata da lampade De Majo.
“Volevo realizzare un ristorante che potesse incarnare un insieme di buone maniere che soddisfino tutti i sensi, che rievochino ricordi e tradizioni assopite, che facciano guardare al futuro con ottimismo e vivere il presente in maniera entusiasta” afferma Francesco Germani proprietario ed ideatore del nome di questo nuovo locale. Un nome che è un omaggio al padre scomparso e alle sue “buone maniere”.

Un’atmosfera preziosa, ma non sofisticata, che si accompagna ad una cucina ricercata nella qualità degli ingredienti, in grado di sorprendere senza dovere ostentare. Una cucina affidata ad uno staff giovane, guidato da Lorenzo Santi, giovane chef venticinquenne che sa coniugare la valorizzazione delle materie prime con la riscoperta e rivisitazione della tradizione della cucina italiana.

Il menù è ben studiato e, cosa non frequente, chiaro. Ogni piatto è accuratamente descritto negli ingredienti e nella preparazione. In fondo, l’elenco dei fornitori delle diverse materie prime. Nomi importanti, come la Macelleria Cazzamalli, l’azienda Bonati con il suo Parmigiano e la Cascina Scanna per il riso.

Il primo incontro è con il piatto del pane e dei grissini, rigorosamente fatti in casa.
Per iniziare, una Tartare di Fassone piemontese, battuta al coltello, accompagnato da punte di asparagi saltate. Il tutto sormontato da un insolito ed intrigante, esempio di “design gastronomico”: un uovo cubico, cotto all’interno di uno stampo con burro di cacao.
Per gli amanti del pesce si può optare per un Battuto al coltello di ombrina, gamberi, seppia e piovra. E qui arriva il tocco di classe, l’idea che ti fa chiedere carta e penna per annotarla. Insieme al battuto, il suggerimento di abbinarci un vino rosso. Forse non è insolito: ma se il vino suggerito è un Nebbiolo, più precisamente di un Rosso della Valtellina, lo diventa di sicuro. Per inciso il produttore è l’azienda Ar.pe.pe.
Passando ai primi piatti, un piacevole incontro tra la montagna ed il mare. Un risotto con Mortandella della Val di Non, mantecato con spinacino, carpaccio di capesante e salsa di corallo.
Tra i secondi, da provare due proposte a base di carne: Piccione scomposto accompagnato con scalogni ubriachi ripieni con costine saltate, e una Rollatina di coniglio con pistacchio e marroni.
Per gli amanti del pesce, Filetto di ombrina bardato al prosciutto crudo dei monti Nebrodi, con zuppetta di pomodorini di pachino, gianchetti, composta di trevisana e cipolla rossa.
Per concludere, Semifreddo ai frutti tropicali, acqua d’ananas e crema al passion fruit. Per i più golosi, da non perdere la Trilogia di cioccolato, composta da una mousse di cioccolato all’arancia, una bavarese ai tre cioccolati e da un bignè al cioccolato.

Oltre alla carta dei vini, ben studiata con oltre 250 etichette, sono disponibili anche una carta dei distillati, una carta dei vini passiti ed una carta delle tisane.
Il conto finale parte si aggira intorno ai 50.00 euro, vini e distillati esclusi.

“La maniera di Carlo”
è aperto tutti i giorni tranne il sabato e la domenica a mezzogiorno. Durante la settimana, a pranzo, è possibile degustare un piatto unico, accompagnato da acqua, calice di vino, pane e grissini fatti in casa, caffè, ad un prezzo compreso tra i 12.00 ed i 15.00 euro.

Danilo della Mura

www.lamanieradicarlo.it