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Quando l’alta moda mette i jeans

Quando l’alta moda mette i jeans

Intervista a Laura della Croce di Dojola

Dopo una prima esperienza in Francia, presso le case di moda Raphäel, Nina Ricci e Courrèges, André Laug, nel 1968, fonda, a Roma, la maison di alta moda che porta il suo nome. Già alla sua seconda collezione, Vogue America e tutti i più importanti giornali del mondo gli dedicano copertine e redazionali. La stima cresce quando Martha, la grande buyer americana, lo introduce nell’ambiente elitario degli Stati Uniti. Dopo Martha, gli store più importanti se lo contendono. La sua stella è all’apice e la clientela italiana e internazionale, sempre più raffinata e sempre più scelta, è definitivamente conquistata dalle sue idee e dal suo stile. Oggi l’attività di André Laug è rappresentata e promossa da Laura della Croce di Dojola, insieme con la designer Paola Falini e con le maestranze, rimaste fedeli al suo insegnamento.

“Cinquant’anni dopo la sua nascita – ribadisce LauraAndré Laug rimane una delle poche maison che confeziona ancora abiti rigorosamente su misura. André Laug è una delle pochissime case di alta moda europee che continua a realizzare artigianalmente abiti e ricami esclusivamente nei propri laboratori, utilizzando solo tessuti pregiati”.

Qual è il segreto per rimanere attuali in un settore come l’alta moda?
La nostra è un’alta moda educata per valore e per stile per una clientela di nicchia. Chi veste André Laug sono donne che rappresentano le famiglie più importanti del jet set italiano, mediorientale, americano e che vogliono vestirsi con riservatezza e unicità.

Quando si parla di alta moda subito si pensa ad abiti costosissimi.
Per noi un bel vestito deve essere accessibile. Basti dire un nostro capo può andare da un minimo di 7mila a un massimo di 17mila euro. Prezzi che possono essere paragonati a quelli di una buona marca di prêt à porter.

Quanto costa l’abito più ricco che abbiate mai confezionato?
30mila euro. Era un abito da sera realizzato per una principessa araba incrostato di pietre preziose e brillanti. La nobildonna è nostra cliente da oltre 20 anni. Per lei facciamo anche realizzare, con gli stessi tessuti degli abiti, le borse e le scarpe da coordinare al guardaroba.

Come nasce una collezione di alta moda?
Mantenendo un impronta classica ogni stagione cambiamo colori, tessuti e lavorazioni. Per la prossima primavera abbiamo introdotto, per la prima volta nella nostra storia, il denim. Abbiamo anche sperimentato materiali poveri quali la juta arricchendola con l’applicazione di tormaline e turchesi. Però per lo più realizziamo i nostri abiti con tessuti preziosi quali il lino finissimo, la seta e curiamo anche le applicazioni come i bottoni gioiello, le pietre o le paillettes.

Come avviene la personalizzazione dei capi?
Ogni cliente ha il proprio manichino, creato dalle nostre sarte, che riporta le sue misure. Partendo dai capi in collezione noi realizziamo, per ognuna, delle modifiche che possono andare dal semplice adattamento di taglia fino alla variante del tessuto, delle applicazioni e dei ricami.

Voi avete l’unico atelier a Roma, in piazza di Spagna, come fate per raggiungere le vostre clienti?
Andiamo noi a casa loro. Per esempio, per le clienti americane facciamo un trunk show presso alcuni punti delle catene Neiman Marcus e Saks. Per la stagione primavera-estate prendiamo gli ordini in ottobre, per l’autunno-inverno in maggio. Dopo circa tre mesi alle clienti arrivano i capi confezionati.

Alessandra Iannello

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