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Moda Uomo a Parigi AI 2013-2014, parte 1

Moda Uomo a Parigi AI 2013-2014, parte 1

Il meglio visto in passerella il 17 e il 18 gennaioCon Mode à Paris, si sono conclusi i giorni frenetici dedicati alla moda maschile della prossima stagione fredda.

Londra ha acceso i riflettori sulla seconda edizione della “London Collections: Men”, Firenze sul Pitti Uomo 83Milano sulla consueta Fashion Week.

Per concludere in bellezza, diamo uno sguardo al meglio delle collezioni autunno inverno 2013-2014 visto sulle passerelle parigine nei primi due giorni della kermesse.

Tra i protagonisti di mercoledì 16 gennaio, l’uomo anni ‘50 di Guillaume Henry per Carven, che a sorpresa indossa pantaloni a sigaretta sotto il ginocchio abbinati a camicie bianche inamidate e a cravatte sottili.

Per il suo debutto alla fashion week parigna, Valentino ha portato in passerella il fascino british degli anni ’60, alla Mick Jagger e David Bowie, unito allo stile italiano del film di Michelangelo Antonioni del 1961, “La Notte”, con la consueta attenzione ai dettagli di lusso come l’uso di pelle e pelliccia.

La collezione futuristica e spaziale declinata nei toni fluo del blu, verde e rosa di Mugler, ha lasciato la scena a Sasha Walckhoff per Christian Lacroix, che ha presentato il lato chic delle tenute da lavoro, a partire da tute da meccanico in denim fino a giacche in cashmere e pantaloni con rivestimento in gomma bianca sulle parti inferiori per aumentare l’aspetto industriale degli outfit.

Ha chiuso la prima giornata, Raf Simons, che nonostante l’impegno con la rinomata Dior, non ha perso nella sua label personale il suo tocco inconfondibile. La sua collezione autunno si basa su alcune idee retrò dal sapore futuristico, che rimandano ai capi della collezione di Prada vista a Milano Moda Uomo.

Giovedì 17 gennaio, invece, Issey Miyake ha presentato una serie di capi da outdoor, perfetti per affrontare il freddo e la pioggia; anche Louis Vuitton, si avventura nelle montagne magiche dell’Himalaya, attraverso le terre incontaminate del regno del Bhutan.
Presente nei capi inziali della sfilata, in un motivo realizzato jacquard in visone e cashmere, il leopardato riappare in tutta la collezione LV, su cappotti oversize doppiopetto dal taglio tradizionale, blouson più sportivi e in un soprabito in visione laser-cut.

La figura del leopardo delle nevi, disegnata per la maison francese dai Chapman Brothers, duo di artisti inglesi, appare anche su cravatte e taschini, ed è protagonista di un maglione intarsiato. L’outerwear si caratterizza per un particolare utilizzo di pelle e pelliccia; astrakan, montone, volpe, visone, manto di agnello e castoro appaiono, anche all’interno, su blouson, parka e cappotti, in una palette di colori tenui come grigio pallido, crema e carne.

Viktor & Rolf si è ispirato a “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne, con abiti attillati ed eleganti impreziositi da stampe grafiche, realizzate in collaborazione con l’artista olandese Piet Parra.

Jean Paul Gaultier ha mostrato i suoi look invernali all’insegna della stratificazione con uno strip show in piena regola: emergendo da una fila di cabine illuminate da tubi al neon rosa, i modelli si sono tolti strato dopo strato i classici rivisitati Gaultier, dai pantaloni anni ’40 e fino ai look con stampe anni ’70 passando per l’iconico gessato.

Sempre giovedì sono state presentate fuori calendario due collezioni di due brand molto attesi: Balenciaga e Balmain.

Il primo ha portato in passerella un moderno dandy, in un mix tra abiti classici e abbigliamento funzionale, che indossa capispalla over e pantaloni skinny, mentre il secondo ha messo in scena la fusione tra Oriente e Occidente, tra il look degli anni ’70 e giacche samurai con risvolti kimono, pantaloni con cavallo basso e cinture larghe a mo’ di judo style.

Appuntamento questo pomeriggio con il best of delle collezioni autunno inverno 2013-2014 visto sulle passerelle parigine di venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 gennaio 2013.