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La dinastia Brueghel

La dinastia Brueghel

La mostra della settimana

Si avvicina la Pasqua 2012 e cosa c’è di meglio che una gita fuori porta all’insegna dell’arte e della cultura in un luogo da sogno?

La meta ideale è Como con la sua Villa Olmo, che dà spazio fino al 29 luglio a una delle mostre più interessanti del periodo, un evento da non perdere per gli amanti della pittura seicentesca e fiamminga.

Si tratta di La dinastia Brueghel che ripercorre la storia e il talento della più importante stirpe di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo, attraverso settanta dipinti e trenta tra disegni e grafiche dei suoi maggiori esponenti. Tra le altre opere, provenienti da collezioni private e musei italiani e stranieri, si potranno ammirare per la prima volta in Italia I sette peccati capitali di Hieronymus Bosch.

La mostra è curata da Sergio Gaddi e Doron J. Lurie, conservatore dei Dipinti Antichi al Tel Aviv Museum of Art, ed è ideata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como.

I sette peccati capitali di Hieronymus BoschLa mostra di Villa Olmo – dichiara Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra – celebra il genio della nobile stirpe dei Brueghel che, tra il 1500 e il 1600, ha segnato con il suo talento e la sua visione dell’umanità, a volte grottesca, la storia dell’arte europea dei secoli a venire. Le opere di Pieter Brueghel il Vecchio e della sua genealogia ci accompagneranno in un itinerario seducente e al tempo stesso appassionante, nell’epoca d’oro della pittura fiamminga del Seicento, nel quale s’incontrerà come ideale compagno di viaggio quel Pieter Paul Rubens, i cui capolavori furono ospitati a Como, non più tardi di due anni fa. Inoltre, il percorso espositivo sarà aperto da una straordinaria tavola di Hieronymus Bosch, un inedito assoluto per il nostro Paese. Quello sulla Dinastia dei Brueghel è l’evento più ambizioso tra quelli finora prodotti e organizzati a Como; è un progetto unico, mai realizzato in precedenza, né in Italia né all’estero, la cui idea risale a molti anni fa. E per la prima volta verrà esportato internazionalmente con diverse tappe tra l’Europa e gli Stati Uniti”.

Il percorso espositivo si apre col capolavoro di Bosch, punto di riferimento stilistico di Pieter Brueghel il Vecchio, capostipite e pittore più importante della dinastia artistica più influente nell’Olanda meridionale tra il XVI e il XVII secolo. Si potrà ammirare La Risurrezione, una delle sue opere a soggetto biblico più suggestive. Del figlio, Pieter Brueghel il Giovane ecco Festa di matrimonio all’aperto, L’adulatore e due eccezionali versioni di Paesaggio invernale con trappola per uccelli.

Pieter Brueghel il Giovane, Paesaggio invernale con trappola per uccelliL’analisi della Dinastia prosegue con Jan Brueghel il Vecchio con opere quali Paesaggio fluviale con bagnanti e Villaggio con contadini e animali. La prima natura morta con fiori del 1615 segnò la sua dedizione a questo genere pittorico che lo portò a essere soprannominato “Brueghel dei fiori”.

A Como, si potrà ammirare Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori, realizzata tra il 1616 e il 1618, a quattro mani con Pieter Paul Rubens, col quale iniziò una lunga collaborazione e con cui era legato da profonda amicizia.

Si passa poi a Jan Brueghel il Giovane e agli altri discendenti, tra cui Jan Peter Brueghel, Abraham Brueghel, Jan van Kessel I fino ad arrivare al poco conosciuto Ambrosius Brueghel e David Teniers il Giovane che chiude la rassegna.

All’esposizione, inoltre, si affianca come evento parallelo di approfondimento didattico, un progetto teatrale, a cura di Teatro in Mostra di Como. Nato da un’idea di Laura Negretti, la pièce analizza uno dei temi fondamentali della pittura fiamminga: i sette vizi capitali. Per farlo, si racconteranno sette storie, ispirate a grandi capolavori letterari per definire ciascun vizio in modo divertente, spiazzante e a volte grottesco, così come grottesca è spesso la realtà filtrata dagli occhi di Brueghel e Bosch.
Lo spettacolo nasce per essere rappresentato in uno dei suggestivi saloni di Villa Olmo, per far vivere agli spettatori l’esperienza unica di un teatro che rompe e reinventa il rapporto con lo spettatore.

La rassegna a fine luglio partirà alla volta di un tour che la porterà a Tel Aviv, Praga e Miami.

www.grandimostrecomo.it