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Il Sogno nel Rinascimento a Firenze

Il Sogno nel Rinascimento a Firenze

La mostra della settimana

Se nei prossimi mesi avete in mente di visitare Firenze, all’ottavo posto nella classifica delle destinazioni più apprezzate del mondo stilata da TripAdvisor, inserite in agenda la mostra allestita nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, ex residenza dei granduchi di Toscana.

Dal 21 maggio al 15 settembre 2013 il museo ospita Il Sogno nel Rinascimento, una rassegna che offre al visitatore la possibilità di addentrarsi per la prima volta in un argomento coinvolgente e affascinante come il sogno.

Vediamo quali sono le sezioni in cui si articola il percorso espositivo.

La prima area, La Notte, è rappresentata attraverso alcune delle tante derivazioni plastiche e pittoriche tratte dalla Notte che Michelangelo scolpì nella Sagrestia Nuova, per il monumento funebre in memoria a Giuliano de’ Medici.

La sezione successiva, intitolata La Vacanza dell’anima, mette in risalto le opere legate al sonno affiancate da dipinti e incisioni di soggetto mitologico e allegorico, alcuni per la prima volta esposti a Firenze, come il Sogno del cavaliere di Raffaello della National Gallery di Londra e il dipinto con Venere e Amore addormentati e spiati da un satiro del Correggio proveniente dal Museo del Louvre.

Visioni dell’Aldilà tratta il tema del sogno nella tradizione biblica e religiosa, con esempi grafici e pittorici dei secoli XV e XVI, dal Sogno di Giacobbe all’Interpretazione dei sogni da parte di Giuseppe, ai Sogni e Visioni di sante e santi come Elena, Orsola, Caterina d’Alessandria, Agostino, Girolamo.

Di importanza fondamentale è la sezione intitolata La vita è sogno, che trae origine dall’eccezionale fortuna iconografica di un disegno di Michelangelo, Il Sogno o la Vanità dei desideri umani, come dimostra il gran numero di riprese e copie che ne sono state eseguite, fra le quali quelle di Giulio Clovio, Francesco del Brina e Battista Franco.

La penultima sezione Sogni enigmatici e visioni da incubo presenterà opere inquietanti come la stampa raffigurante Il sogno del dottore di Albrecht Dürer.

La mostra si conclude con un richiamo all’Aurora, rappresentata da un dipinto di Battista Dossi, per aprirsi, infine, al Risveglio (con il Risveglio di Venere di Dosso Dossi, Bologna, Collezione Unicredit Banca) come espressione della ciclicità paradigmatica e complementare del tempo.

Non resta che sognare ad occhi aperti grazie alle tele dei grandi maestri del ‘500.

www.unannoadarte.it/ilsognonelrinascimento/index.html