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Amore e Psiche a Mantova

Amore e Psiche a Mantova

La mostra della settimana

Il mito di Amore e Psiche è un tema ricorrente sia in pittura sia in scultura.

Lo abbiamo constatato all’inizio dell’anno quando due capolavori del Neoclassicismo, la statua Amore e Psiche stanti di Antonio Canova e il dipinto Psyché et l’Amour di François Gérard, hanno fatta tappa nella sala Alessi di Palazzo Marino a Milano.

Lo stesso racconto classico, ripreso nelle Metamorfosi (o L’Asino d’oro) di Apuleio nel II secolo d.C., è il fil rouge della rassegna Amore e Psiche. La favola dell’anima allestita nelle sale di Palazzo Te e del Museo  di Palazzo San Sebastiano di Mantova, dal 13 luglio al 10 novembre 2013.

Attraverso un percorso di visita che spazia dai capolavori archeologici della Magna Grecia all’arte romana, da Tintoretto ad Auguste Rodin a Salvador Dalì, l’esposizione ripercorre la storia leggendaria di Psiche, mortale dalla bellezza eguale a Venere, che diventa sposa del dio Amore senza mai poterne vedere il viso.

Il progetto, curato da Elena Fontanella e organizzato dalla Fondazione DNArt, acquista un ulteriore valore simbolico, in quanto proprio a Palazzo Te si trova la sala di Amore e Psiche, affrescata da Giulio Romano per Federico II Gonzaga tra il 1526 e il 1528.

“Mantova si prepara a vivere la favola di Amore e Psiche – dichiara Nicola Sodano, sindaco di Mantova. – Una mostra che propone un percorso artistico unico e originale, accostando opere d’arte che appartengono a periodi differenti, dal classico al contemporaneo, ma legate tra loro dalle due figure mitologiche. E i capolavori non potevano trovare collocazione migliore che a Palazzo Te, la villa gonzaghesca realizzata da Giulio Romano al cui interno si trovano meravigliose sale affrescate come quella, appunto, di Amore e Psiche”.

Amore e Psiche. La favola dell’anima

www.palazzote.it