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L’Italia al Festival di Cannes

L’Italia al Festival di Cannes

Un solo film in gara, ma tanti protagonisti Vincere di Marco Bellocchio sarà l’unico film italiano in gara che cercherà di aggiudicarsi la Palma d’Oro 2009 alla 62° edizione del Festival di Cannes.
Nonostante questo dato non molto confortante, il cinema di casa nostra sarà un grande protagonista della kermesse che dal 13 al 24 maggio animerà la cittadina francese.
Tra coproduzioni, aggiustamenti e risarcimenti diplomatici dell’ultima ora, infatti, saranno molti gli italiani attesi sulla Croisette come protagonisti.

Asia Argento è stata scelta come giurata sotto la presidenza di Isabelle Huppert.
Paolo Sorrentino, dopo essere stato il protagonista dell’edizione 2008 grazie a Il Divo, è stato chiamato al Palais per presiedere la giuria di Un Certain Regard, la selezione parallela della competizione ufficiale dedicata alle scoperte cinefile.

Il cinema italiano sarà protagonista del Festival fin dal poster ufficiale dell’edizione 2009, che vede immortalata Monica Vitti, colta di spalle in un fotogramma tratto da L’Avventura di Michelangelo Antonioni. Il capolavoro del regista ferrarese, applaudito a Cannes per la prima volta 50 anni fa, sarà proiettato il 20 maggio in una magnifica copia restaurata dalla Cineteca Nazionale al gala della sezione Cannes Classics la sera del 20 maggio, con grandi attrici italiane che faranno festa al nostro cinema.

Tra le italiane al Festival anche Chiara Caselli, arruolata per il film francese Le Pere de Mes Enfants di Mia Hansen Love, e Monica Bellucci che tornerà a Cannes per promuovere la pellicola Ne Te Retourne Pas; un film diretto dalla francese Marina Devan e coprodotto dall’italiana Urania Film di Conchita Ayroldi, interamente girato nel Salento e che sarà presentato al pubblico il 16 maggio a mezzanotte.

Nel programma di questa 62° edizione troveranno ampio spazio anche giovani registi italiani come Giulia Barbera, Gianluca Lo Presti, Federico Parodi e Michele Tozzi, autori de Il Naturalista, cortometraggio invitato alla Cinefondation. Alla Quinzaine des Realisateurs c’è invece l’esordiente Tizza Covi che in Austria ha trovato i fondi per la coproduzione La Pivellina, interamente girato in Italia, mentre all’Ateliers dei nuovi progetti in cerca di finanziamenti internazionali c’è Andrea Segre con il suo prossimo lungometraggio d’esordio. Nella sezione Cannes Classics con il restauro di Giù la Testa di Sergio Leone firmato dalla Cineteca di Bologna, quello di Senso finanziato anche dai francesi, Signore e Signori di Pietro Germi (omaggio al suo produttore Haggiag da poco scomparso). E a Germi (finalmente riscoperto Oltralpe) è dedicato infine il bellissimo documentario Il Bravo, il Bello, il Cattivo di Claudio Bondi prodotto da Andrea Paris.

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