La maison conquista il palco de La Scala
Dolce & Gabbana realizzano un sogno e portano una sfilata d’alta moda sul palco del Teatro La Scala.
L’attaccamento di Domenico Dolce e Stefano Gabbana per il Tempio del Piermarini è noto a tutti.
In occasione della Prima Scaligera, lo scorso dicembre, la maison aveva trasformato le proprie vetrine in un elegante proscenio, un omaggio che aveva preceduto anche un’importante donazione. Già 12 mesi fa poi, Dolce&Gabbana avevano presentato 67 creazioni d’alta moda ma allora ad ospitare la sfilata era stato il foyer Toscanini.
Lo scorso weekend, invece, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno conquistato l’iconico palco del tempio della lirica.
Ad ispirare i due designer, nella creazione della collezione haute couture primavera estate 2016 è stato proprio il mondo di Puccini, dalla Turandot a Madama Butterfly.
Abiti di sartoria finemente realizzati che, qua e là, rendono omaggio anche a Milano, dal Castello Sforzesco al Duomo, ma non manca naturalmente anche l’amata Sicilia.
Con questa collezione haute couture primavera estate 2016, Domenico Dolce e Stefano Gabbana raccontano anche la storia della sarta milanese Biki, che di Puccini era nipote e che tra le altre ha vestito Maria Callas.
Accolti con 5 minuti di applausi e una standing ovation, sul palco hanno sfilato 88 creazioni d’alta moda sia per la moda donna sia per la moda uomo, perfette nel loro rigore, barocche nei ricami, curatissime nei dettagli.
Per una volta non c’è spazio a nessuna scollatura o trasparenza “Abbiamo raccontato la storia di Biki ma anche quella di questo meraviglioso posto: siamo andati negli archivi, nei magazzini – raccontano gli stilisti. – Non c’è nulla che non abbia una storia in questa sfilata. E abbiamo voluto che ad accogliere gli invitati nel foyer ci fossero i costumi originali delle opere di Puccini”.
Non manca poi l’alta gioielleria, come in ogni sfilata haute couture che si rispetti e Dolce&Gabbana confermano la loro passione per il bello e l’opulento.
E così sul palco del Teatro La Scala arrivano gioielli e accessori senza limiti.
Gli orecchini sono ora perfette copie dei lampadari del teatro, ora ballerine o il palco stesso realizzati finemente con diamanti, zaffiri, rubini, smeraldi. Al polso le modelle sfoggiano orologi d’oro come cuscinetti puntaspilli per non parlare dei collier-metro snodati.
Dopo la sfilata, sul palco sono apparse trenta tavole e 300 invitati a cui è stato servito un menu in perfetto stile milanese, il tutto accompagnato dalla note suonate dagli studenti dell’Accademia.
“Quello che stiamo vivendo oggi con voi è il nostro sogno unico e irripetibile” hanno concluso commossi Dolce & Gabbana. Grande soddisfazione anche per Alexander Pereira, sovrintendente alla Scala, “questo è il maximum spettacolo che la Scala può produrre” insomma il Tempio non è stato profanato… anzi.