Definire l’autostima non è semplice, infatti sono molte le teorie che ci hanno provato.
Tutte le elaborazioni hanno trovato degli elementi comuni su cui si costruisce la propria autostima: il modo in cui si interpretano le proprie scelte e il proprio valore e la relazione con gli altri e l’ambiente.
Sono molte le persone che sperimentano una bassa autostima e non hanno una buona percezione di sé e delle proprie qualità.
Questo può avere un impatto negativo sulla propria vita, sui pensieri e in qualche modo si riflette anche sulla salute fisica e mentale.
L’aspetto positivo è che l’autostima può essere sviluppata e migliorata continuamente grazie alla psicoterapia e a delle semplici strategie.
Vediamo quindi come si riconosce di avere un basso livello di autostima e come rimediare, per tornare a vivere più serenamente.
Cos’è la bassa autostima? Come mi accorgo di averla?
Circa 7 italiani su 7 – per la maggior parte donne – dicono di avere una valutazione negativa di sé, che se all’inizio è una situazione temporanea dovuta a un certo episodio, nel lungo termine rischia di affermarsi come condizione fissa.
Come anticipato, la bassa autostima impatta sulla qualità della vita, sulla salute e anche sullo sviluppo della personalità.
In generale, la bassa autostima si manifesta con una visione negativa di sé stessi, una sensazione di perenne insicurezza e paura del fallimento. Anche se questi bisogni dovessero essere soddisfatti dall’esterno, spesso chi soffre di bassa autostima fatica ad accettare gli aiuti e le conferme positive degli altri.
Altri segnali tipici della bassa autostima sono:
- Visione negativa di di sé, forte critica interiore e sfiducia verso il proprio istinto;
- Paura del fallimento e ansia per ogni errore commesso;
- Prevedere sempre gli scenari peggiori possibili;
- Sensazione di essere incapaci a fare qualsiasi cosa o necessità di lavorare più del dovuto per dimostrare di potercela fare;
- Avvertire ansia, depressione o psicosomatizzazioni fisiche come mal di testa e insonnia;
- Non sentire di poter chiedere (o meritare) aiuto.
Consigli per migliorare la propria autostima
L’autostima si può allenare per alzarla e migliorarla anche in poco tempo. Mettendo in pratica i suggerimenti si potrà tornare a vedere la propria vita in maniera più positiva e serena, riuscendo così a esprimersi al massimo.
La prima strada che si può seguire, perfetta per chi ha problemi di autostima da molto tempo e ben radicati, è la psicoterapia. Il terapeuta può far conoscere le proprie motivazioni personali alla base del calo di autostima e quali sono le migliori strategie per cambiarla e mantenere a lungo l’alta autostima.
I terapeuti online di Serenis aiuteranno a far sentire più sicuri di sé, con più fiducia e una completa accettazione di sé.
Il secondo metodo, invece, è seguire ogni giorno dei semplici consigli che permettono di trovare pace con se stessi.
Vediamo alcuni esempi:
- Mitiga il tuo giudizio interiore: evita il dialogo negativo con te stesso e placa la voce critica interna.
- Evita i continui paragoni con gli altri: un’ottima strada può essere ridurre l’uso dei social media
- Trova il tempo per rilassare corpo e mente. La mindfulness, ad esempio, aiuta a lasciar andare i pensieri e accettare quello che ci succede;
- definisci piccoli obiettivi realistici e festeggia quando li realizzi: ti sentirti più realizzato;
- Scrivi un diario della gratitudine giornaliero per enfatizzare il positivo di ogni giorno e vedere le piccole cose belle che ci capitano quotidianamente.
Un limite che si può superare
Avere una bassa percezione di sé, e quindi una bassa autostima, può sembrare un limite insormontabile.
Fortunatamente, le giuste strategie cognitive comportamentali e un percorso guidato con uno psicoterapeuta possono farci tornare a vedere quanto siamo forti e quanto valore abbiamo.