
È bastata quella camicia scozzese – la stessa che ci faceva sognare davanti alla TV, mentre Joey e Pacey imparavano ad amare e a crescere sotto un cielo d’estate – per riportare in auge non solo lo stile di Dawson’s Creek ma un’intera epoca, un’intera atmosfera. Le immagini di Katie Holmes e Joshua Jackson per le strade di New York sul set di “Happy Hours” – trilogia scritta, diretta e interpretata dalla stessa Holmes – hanno avuto l’effetto di una macchina del tempo travolgente. Tutti quelli cresciuti con Dawson’s Creek sono tornati immediatamente in quella stanza con le pareti tappezzate di poster e il cuore pieno di promesse. Il 15 agosto 2025, a New York, Katie e Joshua camminano fianco a fianco come vent’anni fa, e tutto – dai gesti, ai sorrisi, ai colori – sembra evocare la dolce malinconia di quegli anni. Anche lo stile dell’attrice.
Leggi anche: La figlia di Bianca Balti, Matilde Lucidi, debutta alla sfilata Dior. Ed è un incanto

La camicia scozzese, un filo rosso tra passato e presente
A unire tutto questo c’è una camicia tartan. O meglio, molte camicie tartan. Katie Holmes l’ha resa un emblema, dentro e fuori dal set, come se fosse una seconda pelle o una piccola ancora emotiva. Blu e bianca per la reunion di Dawson’s Creek, rosa e grigia sul set di “Happy Hours”, annodata in vita o lasciata morbida sopra una canottiera: ogni variante è un omaggio discreto ai Novanta, a quel grunge romantico che raccontava più di mille parole. In Dawson’s Creek, la camicia scozzese era più di un capo: era una metafora. Joey e Dawson la indossavano come simbolo di un’epoca di sentimenti puri e complicati, di dramma adolescenziale e leggerezza disarmante. Era l’uniforme dei pomeriggi d’autunno, quando bastava un tramonto e una colonna sonora per sentirsi vivi. Oggi, quella stessa camicia torna sulle spalle di Katie Holmes per ricordarci che la nostalgia può essere elegante, che la semplicità può ancora commuovere, e che crescere non significa smettere di credere nei finali felici.