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Paesi da fiaba: questi piccoli paradisi terrestri si trovano proprio in Italia. Quanto costano le case? Inimmaginabile

Paesi da fiaba: questi piccoli paradisi terrestri si trovano proprio in Italia. Quanto costano le case? Inimmaginabile

Paesi da fiaba. Una realtà tutta italiana protagonista di un’iniziativa che ha riscosso in breve tempo un enorme successo. Di cosa si tratta? Il tutto all’interno di un piccolo paesino di 217 abitanti a 1377 metri sul livello del mare. Peculiarità che lo contraddistinguono? Le sue case costano 1 euro. Avete capito bene! Addio extra lusso, almeno per ora. C’è forse un posto migliore al mondo dove stabilirsi e trascorrere una bella vacanza in totale relax? Molti si staranno chiedendo: dove si trova questa magica realtà? Che la favola abbia inizio.

Paesi da fiaba: in Italia il paesino dove si acquistano case al prezzo di un euro

Incredibile ma vero. Ed è un’iniziativa tutta Italiana. Dove di trova questa magica realtà da favola? Proprio ad Oyace, nella magnifica e suggestiva Valle d’Aosta. L’iniziativa del piccolo comune alpino Oyace sta avendo e riscuotendo un enorme successo. La sindaca ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto oltre 50 richieste, via telefono e social” e prosegue: “Ci hanno scritto dall’Argentina, abbiamo ricevuto chiamate dalla Sicilia, da Lecco, Como, Milano”. Innegabile affermare che le richieste sono arrivate in brevissimo tempo da tutte le parti del mondo, nessuno escluso. L’Italia, è risaputo, sia uno dei Paesi più belli del mondo grazie alla sua storia millenaria, tradizione, arte e cultura. Chiunque appartenente a questo mondo non si farebbe di certo scappare un’opportunità simile!

Perché acquistare una dimora proprio ad Oyace?

Perchè acquistare una dimora proprio ad Oyace? Le motivazioni sono molteplici e non solo per il prezzo da lasciare senza parole. Il toponimo latino di Oyace è Ojacium, anticamente Castum Agaciæ o Agacium. Sinonimo delle sue origini antichissime. In epoca fascista, il toponimo fu italianizzato in Oiasse, dal 1939 al 1946. Cosa visitare? Notevole la torre che domina la vallata: a pianta ottagonale, già citata in documenti del XII secolo, è detta Tornalla. Non solo: il Ponte della Betenda, di cui un primo ponte venne costruito nel 1352 in legno. La maison detta “La Tour de Valpelline”, di epoca medievale, appartenuta al Conte di Savoia. La Chiesa parrocchiale di San Michele, la Cappella a Verdonaz, detta anche Santuario di Notre-Dame-des-Neiges o santuario di Verdonaz, a 2317 m s.l.m, ed infine il “faggio di Voisinal”, albero monumentale centenario di proprietà privata. In breve, Oyace è uno splendido gioiello nel Valpelline, a 20 minuti da Aosta, in mezzo alla natura incontaminata e dal panorama alpino mozzafiato. Ideale per gli amanti della montagna e della tranquillità.

Paesi da fiaba: l’iniziativa del piccolo comune italiano ha l’obiettivo di recuperare immobili abbandonati

L’iniziativa del piccolo comune alpino ha l’obiettivo di recuperare immobili abbandonati sia nel centro abitato che nelle sue frazioni, cercando altresì di rivitalizzare il turismo, l’insediamento di nuove famiglie e recuperare le attività commerciali ed artigianali del paese. Non solo: rivitalizzare e dare nuova luce alle sue ricchezze culturali. Un così definito “ripopolamento rurale”. Le abitazioni sono già a disposizione degli acquirenti? Ancora non ci sono case disponibili. L’ambito  progetto è iniziato da pochissimo tempo e quindi non si può scegliere ancora una possibile costruzione edilizia da un catalogo. “Spesso gli immobili in disuso o fatiscenti entrano nel dimenticatoio dei proprietari, che in alcuni casi sono anche numerosi. Vogliamo aiutarli a ‘disfarsene’, vendendoli al prezzo simbolico di un euro. Allo stesso tempo, miriamo a riqualificare il Comune” ha aggiunto la sindaca Clos.

Oyace

Non solo Oyace

Se dall’estremo Nord ci si posta al Sud, passando per il Centro, la storia è la stessa di Oyace. Il comune di Radicondoli (Siena), piccolo borgo medievale con poco più di 900 abitanti, incastonato tra la val d’Elsa e la val di Cecina, ha pubblicato un bando per un contributo fino 2.400 euro annui a chi decide di acquistare la sua prima casa in affitto nel territorio mantenendo la residenza per almeno 4 anni. Infine, il borgo pugliese di Biccari, 400 metri di altitudine tra le pendici del monte Cornacchia e il Tavoliere, cerca di ripopolarsi mettendo in vendita case da uno a 15 mila euro. «Vogliamo provare a mettere in vetrina le caratteristiche abitazioni del nostro centro storico, sfitte o abbandonate dai proprietari per diversi motivi – spiega il primo cittadino Gianfilippo Mignogna – riteniamo che sia un’opportunità importante per far arrivare nuove persone e mettere in moto piccoli circuiti economici sul territorio».