Servizio di condivisione case di lusso, Marriott sfida Airbnb e propone case di lusso per brevi periodi a Londra. Marriott, la più grande catena alberghiera del mondo, ha lanciato il proprio servizio di condivisione di abitazioni private e lo ha fatto in concerto con Hostmaker, società inglese che propone un servizio di gestione degli appartamenti privati di alta qualità offrendo un servizio ai clienti personalizzato e paragonabile a quello di un albergo a cinque stelle.
Il progetto parte da Londra: l’offerta iniziale propone 200 case nella capitale britannica che rispecchiano gli standard di sicurezza, design e servizio di Marriott. Gli standard raggiunti sono elevati, più simili a quelli degli hotel. Lo scopo del progetto è quello di concentrarsi sulla fascia alta del mercato, offrendo sistemazioni di alto livello unite alla qualità del servizio alberghiero targata Marriott.
Marriott tuttavia non è la prima azienda dell’ospitalità a puntare sull’innovazione. C’è ad esempio AccorHotels, un’altra tra le maggiori catene alberghiere al mondo, che punta sulla strategia delle acquisizioni, e non solo nel settore alberghiero. Negli ultimi anni ha infatti acquisito per 148 milioni di euro Onefinestay, sito inglese di appartamenti di lusso in affitto per brevi periodi, ma anche il 30% delle quote societarie dell’argentina Oasis Collection, il francese Squarebreak e l’americana Travel Keys. Tutte, queste, imprese innovative specializzate nell’affitto temporaneo di case di alto livello.