
Secondo l’ultimo rapporto di Altagamma
Il lusso va a gonfie vele, questo è quello che si evince leggendo l’ultimo Worldwide Markets Monitor di Altagamma.
Se il mercato dei beni di lusso personali è cresciuto dell’11% nel 2011 pare abbia mantenuto lo stesso trend anche nel 2012 facendo registrare una salita del 10% raggiungendo complessivamente quota 192 miliardi di euro.
Realizzato in collaborazione con Bain & Company, il rapporto della Fondazione Altagamma per il 2013 prevede una crescita in tutti i settori del comparto alto di gamma grazie soprattutto all’apporto dei mercati asiatici. Anche per l’Europa si prevede una crescita più di quanto ha fatto nell’anno in corso, battuta d’arresto invece per le Americhe che avranno una crescita paragonabile a quella del 2012.
Tra i settori “luxury” più interessanti c’è certamente quello dell’arredamento. Nel giorno di apertura del Salone del Mobile 2013 interessante sapere che il made in Italy rinnova la sua leadership e il suo appeal a livello mondiale grazie all’elevata artigianalità dell’offerta.
Nel 2012 il fatturato del comparto degli arredamenti di lusso ha raggiunto i 18,54 miliardi di euro, in crescita del 3% sul 2011. Il 50% delle vendite sono assorbite da mobili per zona giorno e zona notte, il 15% dal bagno, il 14% dall’illuminazione, il 10% dalla cucina e l’ultimo 10% dall’arredamento per esterni.
“Negli ultimi due anni i comparti a maggior crescita sono stati bagno e illuminazione, che valgono rispettivamente 2,8 e 2,6 miliardi – spiega Claudia d’Arpizio, partner di Bain & Company e autrice del rapporto sui consumi di lusso –. La crescita complessiva del 3% è inferiore a quella del settore beni di lusso personali nel suo complesso, che nel 2012 è aumentato del 10% a 212 miliardi, perché i mercati emergenti, in primis la Cina, che trainano i consumi compensando la semi stagnazione dei mercati maturi, devono ancora scoprire il piacere dell’arredare la casa. La buona notizia è che già oggi, in quei mercati, il made in Italy, proprio come nell’abbigliamento e negli accessori, è un valore aggiunto”.
In cui questo clima di fermento e crescita si inseriscono di diritto tutte le linee disegnate dagli stilisti. Sempre di più sono infatti le maison che hanno scelto di disegnare mobili e complementi d’arredo in prima persona, facendoli poi produrre e distribuire da aziende leader del settore oppure siglando accordi di licenza veri e propri.
Armando Branchini, segretario generale di Altagamma, è tra i più grandi sostenitori della liason tra moda e design “Sono felice di vedere che ogni anno si aggiunge qualche stilista e che per il debutto nella casa si sceglie sempre la settimana del design di Milano, eccezionale vetrina internazionale. Questo ampliamento dell’offerta rafforza l’immagine del made in Italy e le potenzialità di tutto il settore sui mercati internazionali. E conferma la nostra leadership in ogni forma di creatività e in particolare l’approccio rivoluzionario che l’Italia ha sempre avuto all’arredamento. Ricordiamoci che siamo stati il primo Paese in cui gli architetti si sono cimentati, felicemente, con il design. Dal cucchiaio alla città , diceva Gio Ponti… È naturale quindi che i grandi creativi di oggi, cioè gli stilisti, sentano il richiamo della casa e si cimentino con questo ambito”.