Vincent Callebeaut trasforma il Centro Botanico nel Botanic Center Bloom, un nuovo simbolo di sostenibilità per la città
Trasformare le città e i suoi mostri di cemento è possibile.
Il Centro Botanico di Bruxelles, che venne costruito nel 1977 con 274 moduli in cemento tutti uguali, senza nemmeno uno scorcio di verde, oggi si trasforma in un luogo contro lo smog, in grado di creare energia pulita.
A Bruxelles si fa portavoce di una nuova tendenza trasformando un colosso in un generatore di energia verde che allo stesso tempo combatte l’inquinamento cittadino.
Il progetto è di Vincent Callebeaut e il nome che porta è poetico quanto il suo fine: Botanic Center Bloom, ovvero il fiore del centro botanico.
Il visionario architetto ha inserito 10.000 piante e terrazze che cattureranno 50 tonnellate di ossido di carbonio ogni anno.
Come se ciò non bastasse, sarà autosufficiente dal punto di vista energetico sfruttando la potenza del sole e del vento.
Inoltre, per la sua costruzione verranno utilizzati materiali nel rispetto dell’ambiente.
Secondo Callebeaut, il suo progetto non è una ristrutturazione, bensì una metamorfosi, poiché trasforma l’edificio in un nuovo simbolo di sostenibilità per la città. Sempre secondo l’architetto, tra le sue principali ambizioni c’è quella di riuscire ad immaginare un involucro vegetale sulle tre facciate del Centro Botanico, riportando la biodiversità nel cuore della città. Inoltre, come scopo ultimo c’è quello di collaborare con i botanici a selezionare le piante che coloreranno l’edificio a seconda delle stagioni. Insomma, non solo aiuterà l’ambiente, ma inserirà anche una nota di novità e di bellezza nel grigiore del centro urbano. Infatti, ognuno dei 274 moduli di cemento servirà da aiuola per creare giardini pensili o per piante rampicanti. Per dare da bere a tutto questo verde servirà un’irrigazione a goccia, che necessiterà di manutenzione solamente due volte all’anno. Oltre a catturare il biossido di carbonio, le piante miglioreranno l’isolamento dell’edificio.
Per completare l’idea di metamorfosi, il prestigioso edificio a Bruxelles include una Crisalide sul tetto del nuovo Centro Botanico. Si tratta di una struttura leggera fatta di cavi arcuati in glulam ed acciaio. Quest’aggiunta potrà ospitare vari eventi, oltre a dare la possibilità di ammirare la città dall’alto attraverso delle aperture di vetro.
Dodici “branchie” dirette verso sud aumenteranno l’esposizione solare formando un impianto fotovoltaico da 600 metri quadri. Più di 40 turbine eoliche potranno generare 32,340 kWh all’anno, per un totale di 128,340 kWh in energia rinnovabile, abbastanza per il momento da coprire buona parte del fabbisogno dell’edificio o almeno per rendere autosufficienti i locali della Crisalide.
In collaborazione con: www.luxuryestate.com