
Un entusiasmante “Tristan und Isolde”, opera di Wagner, ha aperto la stagione del Teatro dell’Opera di Roma
Si è aperta con un grande “Tristan und Isolde” di Wagner la stagione teatrale del Teatro dell’Opera di Roma. Applausi lunghissimi ed entusiasmo hanno accolto l’opera di Wagner messa in scena nel teatro romano, una rappresentazione minimalista ma che ha lasciato il pubblico senza fiato.
“Tristan und Isolde” segna un doppio debutto per Daniele Gatti, prima volta a dirigere l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma nonchè prima volta di quest’opera di Wagner in Italia, che ha invece visto la sua prima produzione nel maggio scorso a Parigi. Lo spettacolo è stato raccolto e intimo per volontà di Gatti che, con richiesta esplicita al regista Pierre Audi, ha voluto ottenere una performance di grande chiarezza narrativa e che lascia spazio al lungo duetto d’amore del secondo atto.
A lasciare senza parole è l’estremo minimalismo della regia: sul palco solo resti di una nave, una mummia che rappresenta la morte, luci lattiginose e ossa di balena. Una scelta in controtendenza rispetto alle prime dei maggiori teatri italiani ma che ha messo più che mai in risalto il cuore musicale dell’opera. Al termine di “Tristan und Isolde” il pubblico si è protratto in 10 minuti di applausi e con una grande ovazione per il direttore Daniele Gatti. Non sono però le polemiche, soprattutto contro il sindaco di Roma: Virginia Raggi, infatti, è giunta a teatro ma si è allontanata poco prima dell’inizio poiché impegnata in altri doveri.
Foto: Teatro dell’Opera/Facebook © Yasuko Kageyama / TOR