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Saldi inverno 2016, le date

Il momento preferito dalle Shopaholic
Non sempre i regali di Natale risultano essere azzeccatissimi.

Ecco perchè i saldi arrivano proprio nel momento giusto: per concedersi un dono su misura, per di più ad un prezzo vantaggioso.

Da oggi, 5 gennaio, il primo giorno feriale che precede l’Epifania, sono in programma i tanto attesi saldi di fine stagione, il momento dell’anno più atteso da tutti i shop-addicted.

Le fashion victim più accanite sono già pronte a mettersi in fila e sfoderare gli artigli per accaparrarsi i capi più belli delle collezioni autunno inverno 2015-2016.

In realtà, ad aprire le danze, ci hanno pensato sabato 2 gennaio quattro regioni italiane: Campania, Valle d’Aosta, Basilicata e Sicilia.

Secondo le stime dell’associazione Confcommercio durante la finestra dei saldi invernali del 2016 (che durerà 60 giorni in molte regioni), ogni famiglia italiana in media spenderà 346 euro per acquistare vestiti, calzature e altri prodotti e accessori scontati: si parla quindi di un valore totale di mercato attorno ai 5,4 miliardi di euro (il 3 per cento in più rispetto all’anno scorso).

Per evitare fregature durante i saldi e fare acquisti in tutta sicurezza, come ogni anno, il Codacons diffonde il decalogo con i 10 consigli d’oro.

1) Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce saldo deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato e andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno.
Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla nuova. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

Ecco il calendario completo
Abruzzo 5 gennaio-5 marzo
Basilicata 5 gennaio-2 marzo
Calabria 5 gennaio-5 marzo
Campania 5 gennaio-31 marzo
Emilia Romagna 5 gennaio-5 marzo
Friuli 5 gennaio-31 marzo
Lazio 5 gennaio-15 febbraio
Liguria 5 gennaio-18 febbraio
Lombardia 5 gennaio-5 marzo
Marche 5 gennaio-1 marzo
Molise 5 gennaio-5 marzo
Piemonte 5 gennaio-28 febbraio
Puglia 5 gennaio-28 febbraio
Sardegna 5 gennaio-5 marzo
Toscana 5 gennaio-5 marzo
Trentino Alto Adige 5 gennaio-a discrezione commercianti
Umbria 5 gennaio-5 marzo
Valle d’Aosta 5 gennaio-a discrezione commercianti
Veneto 5 gennaio-28 febbraio
Sicilia 2 gennaio-15 marzo