
Trionfo del mancino di San Diego sul green scozzese
Nome Phil, cognome Mickelson, età 43 anni, città natale San Diego, soprannome Lefty (per il suo swing mancino): ecco l’identikit del golfista che ieri si è aggiudicato il prestigioso torneo The Open Championship, conosciuto anche come British Open.
Non c’è stato niente da fare per i blasonati Lee Westwood, Tiger Woods e Adam Scott: lo statunitense Phil Mickelson sbaraglia la concorrenza sul suolo scozzese per la seconda volta, dopo la vittoria della settimana scorsa allo Scottish Open di Castle Stuart.
Mickelson si è imposto alla 142esima edizione di Open Championship con 281 colpi (69 74 72 66, -3). Sull’ostico percorso di Muirfield, a Gullane, il campione americano ha firmato il suo quinto major (dopo tre Masters e un PGA Championship) con un parziale di 66 (-5) miglior score del turno, lasciando a tre colpi lo svedese Henrik Stenson (284 – 70 70 74 70, par).
Soddisfazioni anche in casa Italia grazie al nono posto in classifica di Francesco Molinari: “sono contento, naturalmente. Ho lavorato nella direzione giusta con Denis Puigh, il mio coach, che ha visto tanti video e individuato i difetti che mi facevano sbagliare”. Il campione torinese ha ottenuto così il miglior risultato in un major, dopo il decimo posto nel PGA Championship del 2010.
Phil Mickelson può meritatamente stringere con la sua mano sinistra il Claret Jug, la coppa del numero uno dei British Open, che quest’anno porta il suo nome.